Durante una cena a casa di conoscenti , ho raccontato che oltre a fare lo scrittore insegno anche scrittura creativa. Una professoressa di lettere č saltata subito su a dire che i corsi di scrittura sono una presa in giro, perché la scrittura non si puň insegnare, lo sappiamo bene.
“Come sarebbe a dire non si puň insegnare?” ho detto, cercando di mantenere la calma.
“Se uno vuole imparare a suonare il pianoforte, tutti trovano normale che vada a lezione di musica. Se vuole imparare a dipingere va al liceo artistico, all’accademia delle belle arti, da un maestro pittore…”
“E’ diverso”, ha detto lei. “In quel caso c’č una tecnica da imparare.”
A quel punto avevo la vittoria dialettica in tasca. Ho pensato che, nell’anno domini 2006, nessuno avrebbe potuto negare che anche per scrivere un romanzo č necessaria una tecnica, e l’ho detto con la faccia di chi cala un full di re.
“No”, ha detto lei.
“No?”
“Tutta la tecnica necessaria la impariamo a scuola da piccoli”, ha spiegato. “Una volta che sappiamo leggere e scrivere, č solo questione di talento. C’č chi č in grado di creare un romanzo e chi non lo sarŕ mai, i corsi non c’entrano.”
A quel punto gli altri presenti si erano appassionati alla discussione, e ognuno dei due aveva i suoi sostenitori. Tendeva comunque a prevalere l’idea, influenzata dall’inguaribile romanticismo nazionale, che lo scrittore sia un tipo solitario che abita in una soffitta e trascorre le notti dando forma alla sua ispirazione, alla luce fioca di una candela.
Ora, chiunque si sia trovato almeno una volta davanti al compito di sviluppare un intreccio, creare dei personaggi dal nulla, renderli coerenti, fare in modo che ogni cosa che dicono o fanno sia interessante di per sé ma faccia allo stesso tempo avanzare la storia, sa che c’č parecchio da imparare.
La differenza č che se lo fai da solo ci metti piů tempo, e se frequenti un corso fai prima.
Immaginate un aspirante pittore che debba riempire fogli su fogli di schizzi per scoprire da solo le regole della prospettiva. Non č piů facile se qualcuno che giŕ le conosce gliele spiega? Dopo, una volta che hai in mano gli strumenti, puoi creare una storia mediocre o un capolavoro, dipende solo da te. Č vero, non basta frequentare un corso di scrittura per diventare Hemingway, come non basta laurearsi in architettura per essere Charles Edouard Jeanneret, piů noto come Le Corbusier. Ma studiare aiuta. Sempre.
Naturalmente, la professoressa non l’ho convinta: nelle questioni di fede non c’č logica che tenga.