La tana del serial killer – Salvo Toscano



Salvo Toscano
La tana del serial killer
Newton Compton
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Una nuova indagine dei fratelli Corsaro, l’insolita coppia di protagonisti di Salvo Toscano Non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro ma insieme formano una coppia formidabile. Fabrizio, il giornalista, è il fratello con il carattere decisamente fanciullesco, molto sensibile al fascino femminile ma che finalmente, così pare, avrebbe messo la testa a posto benché ancora stordito di fronte a future responsabilità e Roberto, stimato avvocato penalista, riflessivo, preciso, irreprensibile padre e marito, ma stavolta uhm… Beh ora basta, e cominciamo a parlare del libro senza però anticipare troppo perché sarebbe peccato. In una grotta di Contessa Entellina, paesino montano del Belice in provincia di Palermo dove si parla ancora la lingua degli albanesi di Sicilia, viene ritrovata una testa mozzata di donna. La scena del crimine è angosciante, il sacchetto di plastica che conteneva la testa è stato fatto a brandelli e il volto della vittima straziato dai morsi degli animali. La notizia arriva in redazione di sabato, durante il turno di Fabrizio Corsaro cronista di nera . E il nostro giornalista, dopo un sofferto tira e molla – il quotidiano palermitano non naviga in buone acque e le anche brevi trasferte concesse con il lumicino – con il beneplacito della direzione parte al volo per Contessa Entellina. Subito dopo il suo arrivo, con gli abitanti del paese ancora tranquillamente seduti a tavola per colazione e stampa e media delle altre testate che latitano, viene accompagnato alla Grotta dal locale corrispondente del suo giornale. Il luogo in cui è avvenuto il ritrovamento, da parte di due giovani escursioniste appassionate di trekking, pare studiato ad arte perché, secondo antiche leggende, si mormora che in quella caverna vivrebbe rintanato un mostro affamato di fanciulle. La faccenda stuzzica la fantasia di Fabrizio Corsaro e, mentre l’Arma, dove gode dell’amicizia del capitano Palmiro Amoruso, è all’opera per scoprire l’identità della vittima, si butta a capofitto nelle indagini dell’omicidio. Presto capirà di avere bisogno dei suggerimenti e dell’aiuto di suo fratello, non al suo meglio tuttavia e in mezza crisi familiare con figlia adolescente, figlio con problemi a scuola e moglie diventata quasi una drogata di WhatsApp. Roberto fornisce puntuali risposte che potrebbero contribuire alla risoluzione del caso ma la faccenda non pare facile. Almeno fino a quando viene scoperto un secondo cadavere, che innescherà una serie di conseguenze. Tanto per cominciare da questo momento l’omicida, quando si conferma essere lo stesso della grotta, comincia ad assumere i connotati di un killer. Insomma un serial killer spietato, che agisce nell’ombra apparentemente senza alcun movente e pare inafferrabile. Un thriller particolare che riesce a cogliere l’occasione, sia pur con una certa spensieratezza e i vivaci botta e risposta dei dialoghi, di affrontare temi complessi come quello della giustizia e della corruzione. Un thriller vissuto e descritto dai Corsaro, Roberto e Fabrizio, dalle loro voci narranti, dai loro due punti di vista alternati. Ma stavolta c’è qualcosa, un pericoloso quid in più: c’è anche lui il killer, il mostro con i suoi sinistri pensieri. A far da palcoscenico e cornice ancora una volta la Sicilia in tutta la meraviglia dei suoi paesaggi , e alla quale l’autore riesce a affidare il compito di scrigno di vizi e virtù dei suoi abitanti e di quei tanti piccoli dettagli che la caratterizzano. Ma una Sicilia anche coprotagonista, con i suoi contrasti tra la vita apparentemente pacifica dei borghi e quella più convulsa della sua capitale Palermo, splendida città, disincantata ma di indiscusso fascino, che Toscano ritrae anche stavolta con pacata ironia, evidenziando anche certi suoi lati più oscuri, e Catania l’altra città, l’altro mondo siciliano intessuto di lava e in cui le arancine palermitane si trasformano ops.. in arancini. Una trama coinvolgente, un affannoso vortice di indagini, che non lasciano il tempo di tirare il fiato fino alla sanguinosa e drammatica conclusione. Ogni capitolo porta altri indizi, novità, colpi di scena. Ma stavolta fin dall’inizio il gioco si fa subito duro, pesante. Una storia di dolore, di amore, di errori, di veleni che hanno creato un crudele e vendicativo mostro umano. Il movente e il colpevole va dunque ricercato tra i nascosti segreti di una vecchia storia familiare? La tana del serial killer è un thriller ben congegnato, nato da un mix, sapientemente calibrato di elementi narrativi sfiziosi ma anche con un drammatico e cinematografico sviluppo alla Dario Argento. Un giallo con i due protagonisti, i fratelli Corsaro, e la loro vita sia pubblica che privata. Non hanno e non avranno mai l’animo da eroi, hanno entrambi umane debolezze, che parrebbero renderli più fragili e l’innata e rischiosa tendenza a voler combattere il male.

Patrizia Debicke

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