L’eleganza del killer – Paolo Roversi



Paolo Roversi
L’eleganza del killer
Marsilio
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Torna Enrico Radeschi in sella al suo Giallone

Avvertenza per il lettore: Enrico Radeschi può generare dipendenza! In L’eleganza del killer, l’irresistibile hacker creato da Paolo Roversi si trova ancora una volta nei guai per colpa delle sue strampalate amicizie, come il Danese, amico di rara fedeltà, con alcuni difettucci piuttosto pericolosi: la vodka, le canne, la malavita russa. Questa volta i due saranno costretti a viaggi misteriosi oltre confine per estinguere un debito precedentemente accumulato con i sodali malavitosi del Danese, questo però non impedirà al Nostro di aiutare, grazie alla sua eccezionale abilità informatica, l’altro suo grande amico (assai meno pericoloso) Loris Sebastiani, vicequestore della Mobile milanese. Per le strade di Milano, infatti, si aggira un killer tanto elegante quanto letale, che elimina personaggi disparati bevendo acqua minerale e facendo acquisti nei negozi più chic del quadrilatero della moda. Un bel grattacapo per la nostra eterogenea brigata di investigatori…

Passando da citazioni di Shakespeare e Dostoevskij a battute di Woody Allen, Roversi conduce il lettore attraverso una Milano che cambia atmosfere in base al variare delle ore del giorno. Dalla ambigua città notturna della movida, della coca (anzi, della bamba), dei loschi affari alla genuina città mattiniera, fatta di portinai che lavano i marciapiedi, di camion della spazzatura che raccolgono montagne di rifiuti, di runners che corrono per cercare un barlume di sintonia con se stessi e la natura. Radeschi, hacker-filosofo, passeggiando rilassato all’alba con il piccolo Rimbaud (il suo chihuahua), ci regala pregevoli perle di saggezza, osservando il proliferare di negozi di ottica, che hanno soppiantato le librerie indipendenti, forse perché stiamo tutti quanti perdendo la vista, soprattutto in senso metaforico; d’altronde a Milano non si ha il tempo per riflettere su quello che ti circonda, perché si deve continuamente pensare a quello che si farà nel momento successivo. Difficile trovare una città più estranea della metropoli meneghina all’oraziano Carpe diem! Ma anche il lettore non conoscerà pause nella lettura di questo avvincente, serratissimo e divertente noir, che ci porterà grazie al fiuto di Radeschi, tra una vicenda rocambolesca e l’altra, a un finale con un inaspettato e sorprendente colpo di scena, in pieno stile-Roversi. E appena finito di leggere l’ultima riga si avvertirà già la nostalgia di personaggi che ormai sono diventati familiari, compagni di avventura che in momenti difficili come questi che stiamo vivendo portano ore di piacevolissimi brividi.

Donatella Brusari

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