L’esecutore



Lars Kepler
L’esecutore
Longanesi
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Ritorno annunciato di Joona Linna, poliziotto finlandese per metà, incontrato meno di un anno fa nell’Ipnotista di Lars Kepler, pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril.
Cosa lega tra loro due casi: il suicidio apparentemente inspiegabile di Carl Palmcrona, direttore generale dell’Autorità per i prodotti strategici e l’omicidio di una ragazza su una barca da diporto in mezzo all’arcipelago meridionale di Stoccolma? La barca era stata sabotata per farla esplodere. Il nostro sostituto commissario Joona Linna, sospetta che si volesse fa passare il delitto per un incidente.
L’incubo ha preso il via dopo che Penelope Fernandez, presidente di un’associazione pacifista svedese, ha avuto una discussione animata in un dibattito televisivo con il direttore generale di una società che fabbrica armi… Subito dopo è salita a bordo della barca del suo fidanzato per il fine settimana. Sua sorella, all’ultimo momento, ha preso il largo con loro. Chi voleva eliminare Penelope, ha ucciso invece la sorella. Ma perchè? E dove sono Penelope e il suo amico Bjorn Almskog?
La situazione si complica, quando un sopralluogo nell’appartamento della giovane donna mette Linna e un collega di fronte a un assassino professionista che riesce a fuggire e a un altro tentativo di esplosione per distruggere ogni traccia. Anche l’appartamento del ragazzo della Fernandez è stato distrutto dalle fiamme.
A cosa mira il killer misterioso che non si ferma davanti a nulla?
Joona Linna non si da pace. Mentre proseguono le ricerche per rintracciare Penelope e il suo amico, scopre che tutto sembra girare intorno a una fotografia misteriosa scomparsa dall’appartamento della ragazza.
E, quando la ritrova, vede che ritrae il suo suicida in compagnia di un terzetto legato al mercato internazionale delle armi. Cosa faceva Carl Palmcrona con loro?
L’illuminazione verrà da una stupenda esecuzione di un quartetto per archi che suona gli Stradivari di Paganini (infatti titolo originale del romanzo Paganinikontraktet)
Il mistero si svela, Joona Linna tocca la soluzione, ma i colpevoli sono forti e potenti.
Non bisogna dare tregua…
Narrazione scorrevole, stile puntuale, veloce, salvo in qualche punto, dove si perde tra troppi rivoli come acqua tra le pietre e per certe ripetizioni a memoria del lettore forse superflue. Ma la precisione degli indizi e dei particolari, che rendono quasi tattili le scene ambientali, richiama una sceneggiatura cinematografica.

Patrizia Debieke

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