L’estate senza ritorno è il nuovo libro della serie degli Omidici di Sandhamm, il terzo edito in Italia.
E’ una serialità atipica questa di Viveca Sten, ritroviamo sempre Thomas, il poliziotto e la sua amica ed ex compagna di scuola Nora, ma ogni volta il perno della vicenda cambia e introduce nuovi personaggi che prendono la scena.
Questa volta tutto ruota intorno a un gruppo di ragazzini che si ritrovano per festeggiare il solstizio d’estate, evento clou dell’isola di Sandhamm presa d’assalto da migliaia di visitatori. Un luogo all’apparenza idilliaco che in realtà cela parecchie ombre.
Quella che doveva essere una serata speciale passata in compagnia si trasforma in tragedia quando uno dei ragazzi viene ritrovato senza vita su una spiaggia. Un’estate senza ritorno, appunto…
L’indagine condotta da Thomas, deve scavare all’interno dei legami famigliari e di amicizia di questi teenager che scopriamo profondamente immaturi, tutti presi dalla fascinazione per ragazzi più grandi e pronti a snaturarsi per apparire diversi e piacere agli altri. Pronti a tutto per essere accettati e inconsapevoli che ogni azione ha delle conseguenze.
Non fanno certo una figura migliore alcuni dei genitori descritti perché, se i figli vogliono sembrare più grandi, i genitori vogliono fare i ragazzi e spesso, inseguendo la giovinezza perduta, si scordano di avere delle responsabilità verso i figli e pensano più all’apparenza, per poi correre ai ripari quando ormai è troppo tardi. Ancora una volta l’omicidio è solo uno strumento per analizzare la realtà e per riflettere
La narrazione è particolare perché al racconto delle indagini si alternano i resoconti di quella serata di festa tra alcool e droghe rievocati dai singoli partecipanti. Tutti i punti di vista diversi che piano piano formano il puzzle completo di quella notte. A ogni nuova memoria resa della serata le certezze che il lettore credeva di avere crollano e qualcosa di nuovo appare a cambiare lo scenario.
L’estate senza ritorno è una storia complessa che si snoda veloce grazie anche alla particolare costruzione, alla coralità dei personaggi e alle loro voci che tengono alto il ritmo del racconto e la curiosità del lettore.
L’estate senza ritorno
Cristina Aicardi