Libri per ragazzi: Le inchieste della Molly Malone – Chiara Lorenzoni e Pamela Pergolini

Chiara Lorenzoni e Pamela Pergolini
Le inchieste della Molly Malone
Il caso dell’orchidea fantasma
Einaudi Ragazzi

Romanzo interessante che dietro il giusto intento di offrire una lettura leggera e divertente nasconde obiettivi più ambiziosi mescolando indagine poliziesca, cronaca investigativa e vita di giornale. Nel porto è ormeggiata la Molly Malone una bagnarola che sotto coperta ospita la redazione di S.C.U.P. (Sensazionali Cronache Ultra Pazzesche), giornale fatto da quattro ragazzine/i molto professionali con computer, stampante, taccuini, penne, fotocamere reflex cellulari di ultima generazione, Gps etc. Ele (Elettrica) è tutta azione, Gem (Petula) più riflessiva è l’articolista, le foto di Saverio valgono più di un articolo, Giona è un mago informatico. Zia Olimpia ambientalista e romantica cura la Posta del cuore e sorveglia la nascita delle tartarughe Caretta Caretta sulla spiaggia, oltre a sfornate torte per i quattro.
I quali, reduci da una inchiesta-denuncia sui rifiuti tossici in una discarica abusiva, sono in acerrima competizione con la giornalista del foglio locale arrogante e scorretta. Stavolta il caso sembra da poco, un furto di comuni orchidee in giardini pubblici e privati, e la suddetta spregevole ruba lo scoop ai nostri. Ben più grave è la sparizione della preziosa orchidea fantasma, bianca e piccola come una farfalla, in via di estinzione, che un vivaista sta facendo ricrescere per trapiantarla nel suo habitat naturale. Per stanare il ladro i ragazzi architettano una trappola in cui uniscono indizi, fiuto, tecnologie avanzatissime e azione, mettendo nel sacco la cronista indegna.
Senza darlo a vedere le autrici disseminano qua e là piccole lezioni di giornalismo: lavoro in redazione e sul campo, strumentazione, ricerca e verifica delle notizie, attendibilità delle fonti, etica e deontologia, obiettività e interpretazioni, verità e notizie false. Un voto in più alle autrici per non aver mai usato l’abusato “fake news”: lasciamolo a Trump e omologhi italiani. In appendice un utile glossario. Da 9 anni