Libri per ragazzi: Delitti sotto l’albero -A.A.V.V.


Delitti sotto l’albero
Tre gialli da brivido
Il battello a vapore


Ancorché le festività di Natale, Capodanno e Befana siano passate da quel dì, in qualche casa abitata dalla pigrizia e dal disordine ne resiste ancora tenacemente una flebile memoria in forma di un mesto alberello con tutto il suo armamentario e le luminarie spente in attesa che qualche caritatevole o annoiata mano lo traslochi in cantina o garage o nell’apposito contenitore della nettezza urbana. Non passano invece e possono essere proposti a lettori della prima adolescenza tre gialli, raccolti ora in volume sotto un unico titolo, già pubblicati nella benemerita collana Giallo e Nero della Piemme. 

Hotel Mistero di Alessandro Gatti e Lucia Vaccarino è un giallo umoristico con situazioni divertenti e dialoghi scoppiettanti. Nell’Hotel Mimosa alla cena prenatalizia si aggiungono in maniera imprevista quattro nuovi ospiti, famosi giallisti e investigatori, che immediatamente si sfidano a risolvere il caso dell’improvvisa scoperta di un morto. I quattro incarnano, anche fisicamente, diverse modalità d’indagine: classica alla Christie, deduttivo-induttiva alla Sherlock Holmes, hard-boiled-boiled alla Marlowe e parlando con i morti come dice di fare una sensitiva. Naturalmente pervengono a soluzioni diverse, con sorpresa finale.

Delitto allo specchio di Tommaso Percivale ricorda un po’ un classico della letteratura poliziesca italiana, La teleferica misteriosa (pubblicato negli anni ’30 nella leggendaria biblioteca dei miei ragazzi di Salani), perché entrambi ambientati in un collegio sulle Alpi, con la differenza però che adesso l’istituto è femminile e quando un ragazza viene uccisa è un orfanello apprendista orologiaio a smascherare la misteriosa Ombra che si aggira nei corridoi del castello.

Invito a Westing House di Ellen Raskin ha invece il carattere di un giallo cosy, dove paradossalmente è proprio l’assassinato, un miliardario scomparso nel nulla, a guidare le indagini verso il proprio assassino, naturalmente uno degli eredi, attraverso il testamento, la cui apertura presenta elementi di comicità irresistibile.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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