Libri per ragazzi: La maledizione di Achille – Richard Normandon

Richard Normandon
La maledizione di Achille
Nuova Frontiera

Dopo il mistero di Dedalo e il caso di Medusa il terzo titolo della serie Le Indagini di Ermes (dio dei ladri e quindi per estensione degli investigatori), ancora una volta la mitologia classica greca si colora di giallo in maniera straniante ma interessante e divertente. Questa volta siamo a Troia, o meglio fuori, nell’accampamento degli achei, che, dopo nove anni di guerra sono stanchi, affamati, demoralizzati, con i capi, i mitici guerrieri, in lite fra di loro con odi e rancori. Normandon riporta dei ed eroi con i piedi per terra. Teti è preoccupata da alcuni segni premonitori per la vita del figlio Achille, malgrado sia immortale (o quasi), e si rivolge ad Ermes, che per indagare e si spinge fin negli Inferi sulle rive dello Stige. Tuttavia Achille muore colpito da una freccia al tallone, come da copione.

Man mano che le indagini procedono, le apparenze si ribaltano. Elena non è scappata con Paride, ma è stata rapita da Agamennone per motivi economici, per indurre gli altri re greci a una (falsa) guerra d’onore che in realtà è un pretesto per conquistare Troia, florido centro di commerci. Agamennone è arrogante e incapace, Aiace vorrebbe prenderne il posto ed è geloso della fama di Achille, Diomede è sorridente e mellifluo, Ulisse vorrebbe tornare subito a Itaca da Penelope. Lo stesso Achille, accecato dal suo amore per Patroclo, è complesso e ambiguo.

Qualcuno si stupirà di tutto ciò, ma, si chiede Ermes: “Quante bugie nascondevano i poemi e le epopee? Quante storie erano state distorte dai poeti?” (Omero si rivolterà nella tomba). Pazientemente Ermes raccoglie indizi (i peli di una lince, l’elmo di Achille, i sospetti di un vecchio falegname) e infine, come da tradizione del giallo, riunisce in una tenda gli Olimpi implicati (Atena dea della saggezza e Artemide della caccia, Teti ninfa dei mari, Asclepio dio della medicina ed Eros dell’amore), ma non i capi greci (et por cause), e ricapitola i fatti. L’assassino è forse un greco traditore? O addirittura – ipotesi atroce – una divinità? Atena provvederà a punire il colpevole in maniera adeguato. Ma questa è un’altra storia che racconterà Omero.

Da 11 anni

 

Fernando Rotondo

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