Geronimo Stilton
La ragazza senza nome
Piemme
I tre volti di Geronimo Stilton: è lo pseudonimo dell’autrice, Elisabetta Dami, creatrice nel 1997 dell’omonimo personaggio beniamino dei piccoli, direttore dell’‘Eco del Roditore” di Topazia e non-eroe di avvincenti avventure a lieto fine; è una serie di grande successo che ha venduto 35 milioni di copie in Italia e più di 150 nel mondo tradotte in 35 lingue; è un brand internazionale che ha generato altri personaggi e serie, cartoni animati, gadget e un fiorente merchandising. Ora ha anche un quarto volto, quello della nuova serie I Gialli di Geronimo Stilton, i cui personaggi sono umani in carne e ossa: primo titolo La ragazza senza nome.
I lettori meno giovani riconosceranno certamente nel romanzo il modello della storica collana la Biblioteca dei miei ragazzi che primeggiò nelle letture giovanili a metà del secolo scorso. Dentro e intorno a un vetusto castello scozzese abbandonato da tempo e in via di ristrutturazione avvengono strani fatti: fantasmi, intrusioni, giacimenti d’oro, vecchi testamenti, figli illegittimi, lontani e ignoti eredi, sparizioni, agnizioni, manovre truffaldine, aggressioni, persino omicidi. Insomma, misteri, segreti, enigmi, delitti e indagini.
Naturalmente tutto è riportato ai nostri giorni. Gli investigatori sono i sedicenni Lisa, nipote dell’ispettore a cui è affidata dopo la morte dei genitori, sagace e coraggiosa (al limite della temerarietà), e Marius, amico e innamorato (segreto) prudente e timoroso. La vicenda entra nel vivo quando scompare una ragazza sconosciuta, in realtà discendente alla lontana dai castellani McGregor. Lisa trova e nasconde Sara (l’innominata) nella sua mansarda/tana a insaputa dello zio (viene in mente Otto settimane in soffitta della Bmr) e guida il trio alla composizione del complicato mosaico investigativo. Che ruota intorno a un testamento vecchio di due secoli che suscita insane brame e criminali azioni. Ma prima si susseguono colpi di scena e scoperte sorprendenti, ingegnose trappole e ardimentosi interventi. Con il conforto di una scrittura semplice e vivace e delle delizie della pasticceria scozzese.
Da 11 anni