Igor De Amicis e Paola Luciani
L’ultima veritÃ
Einaudi Ragazzi
De Amicis e Luciani, rispettivamente dirigente di polizia penitenziaria e insegnante di sostegno nella scuola primaria, con competenza tecnica uno e conoscenza dei ragazzi l’altra, oltre che con sicurezza di penna, hanno scritto un vero noir per preadolescenti con l’andamento di un thriller adrenalinico, corri corri. A Novalis, paese dell’America profonda, il padre di Arthur, 15 anni, è scomparso – fuggito? – e lui ne soffre maledettamente. Quando durante gli scavi per la costruzione di un centro commerciale viene trovato il cadavere assassinato dell’uomo e la moglie frettolosamente arrestata, il ragazzo, destinato dai servizi sociali a un istituto, scappa e si getta nel fiume. Il giornale locale titola sulla Vedova Nera e il figlio suicida.
Entrano in ballo i vecchi amici, Leo, nero e nerd dotato di memoria eidetica (vedere su Wikipedia), Kevin sempre timoroso ma leale, e una nuova, Madison, con capelli viola, piercing ecc., ribelle e fotografa provetta, che salvano Arthur e lo nascondono. In scena ci sono pure un detective borioso pallone gonfiato, inetto e geloso del giovane agente acuto e sensibile che viene allontanato dal caso e relegato ai furti di rottami. Non è la solita gag del poliziotto cattivo e di quello buono, lo sono davvero. Tuttavia l’agente indaga di nascosto e finisce per allearsi con i ragazzi.
Anche il giornalista che segue il caso viene ucciso. Le indagini degli investigatori senza mandato – ognuno dei quali contribuisce con sue doti peculiari e molta intraprendenza e coraggio – portano a scoperte sorprendenti e pericolose. I due nuovi soci della ditta di costruzioni risultano morti e il terzo è in coma da dieci anni. Il centro, che sarebbe smisurato persino per Las Vegas, ha gigantesche camere sotterranee segrete piene di barili…Si sente odore di soldi sporchi, corruzione, riciclaggio, mafia russa. Alla fine i criminali vengono arrestati, il padre riabilitato, la madre liberata e i ragazzi festeggiati sul giornale (stranamente l’agente bravo viene dimenticato: tirata d’orecchi ai due autori, peraltro bravi). Con doppia grande sorpresa finale.
Da 11 anni
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