Libri per ragazzi: Morto che parla – Guido Sgardoli


Guido Sgardoli
Morto che parla
Piemme

L’ambientazione di questo giallo umoristico è tipica degli anni ’70 in un normale paese della provincia italiana: i giovani portano le basette lunghe e i jeans a zampa d’elefante e i ragazzi guardano i film sexy su Tele Capodistria, niente tv commerciali, videoregistratori, DVD, computer e cellulari. La famiglia del tredicenne Guido (soprannominato Cassa, et pour cause), invece, è parecchio strana: il Padre fa il becchino e “accomoda” le salme in cantina, la madre fa sedute spiritiche e parla con i morti su richiesta dei congiunti, la sorellina Alice prevede disastri e catastrofi. Lui e l’amico Andrea vanno in giro in bicicletta in cerca di guai, come la morte (per infarto) di Straocchio (da uno è cecato), custode del deposito rottami.

Naturalmente c’è da morire…dal ridere per le battute a getto continuo e per il turbinio delle situazioni più strambe. Basti dire che ad un certo punto in casa compare il fantasma di Aronne, vero nome di Straocchio, che solo Guido riesce a vedere, oltre a parlargli, seguito a ruota dagli spiriti di altri defunti: la signora Pitussi detta Tiratabarri perché pettegola e criticona, l’annegato Albaldo Parafrassi con canna da pesca e cestello di trote puzzolenti, un tal Erminio che cerca altri spirati per giocare a ramino in soffitta, il dottor Augusto Tremarella commosso dall’aver appena assistito al suo funerale affollato di dolenti, la donna cannone Matilde Starnazzi: un’onomastica che sembra uscita da un romanzo di Andrea Vitali. Sono fantasmi tranquilli, non disturbano, ma perché proprio in casa mia? – si chiede Guido.

La situazione, però, precipita quando Alice scompare e dall’Ospedale psichiatrico scappa un tal Sfrangiaossi, detto Masaneta perché al posto della mano sinistra persa in guerra ha una protesi a tenaglia tipo granchio (termine dialettale) e la leggenda vuole che mangi i bambini, ma in realtà aveva ammazzato con la chela metallica il conte Merovingio Sassotti reo di avergli soffiato la fidanzata. Da un tale caos si può uscire solo con una soluzione agro-dolce che spiega molto se non tutto. Più che il mistero conta il divertimento e Sgardoli è bravo ad apparecchiarlo.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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