Libri per ragazzi: Rory Branagan detective. Il denaro scomparso – A. Clover e R. Lazar


A. Clover e R. Lazar
Rory Branagan detective. Il denaro scomparso
HarperCollins

“Mi chiamo Rory Branagan e sono un detective” – si presenta così il nostro eroe, ma anche il fratello Seamus si proclama tale e i due fanno a gara a chi ha meno paura (ma in realtà se la fanno sempre sotto). La sua scuola è la Saint Bart, povera e scalcagnata, di fronte alla quale si erge quella per ricchi King George School dotata di piscina, campi sportivi ecc. ecc. La preside è soprannominata Tacchinell per ovvi motivi, in compenso il vicepreside un tipino figo da rockstar alla prof Keating dell’Attimo fuggente, invita gli studenti a scatenare l’immaginazione per organizzare la festa della scuola più grande di tutti i tempi per raccogliere fondi, un evento epico da mandate in tv.
Arriva persino un gangster con un grande e grosso drago di Komodo al guinzaglio e promette, davanti a un incasso di appena 5.300 dollari, un assegno di 5.300.000. Purtroppo i soldi, conservati in cassaforte dentro una scatola di latta rosa, scompaiono, e allora i due fratelli piombano sulla scena del crimine dove un grosso e tonto agente di polizia non trova di meglio che incolpare e arrestare “la Gatta”, Chassidy, la migliore amica di Rory che veste sempre un pigiama a pois. Tutto, personaggi, situazione, dialoghi è scemo, troppo scemo. Basti questo scambio di battute fra i due: “Cosa si ottiene dall’incrocio tra un dinosauro e un maiale?”, “Non lo so”, “Giurassic Pork”. Ovvero, scemo più scemo; ma si ride. 
Rory Branagan indaga, spia, si intrufola, crede di scoprire il/la colpevole, fino a dover ricredersi: “Ho sbagliato tutto? Sto per fare il più grande e imbarazzante errore della mia vita?”. Ma la pagina dopo tutto si ribalta: “So cosa è successo. Ho risolto il caso” (occhio al drago di Komodo). Tornano i soldini, arriva il lauto assegno. La Saint Bart avrà una sede degna di ragazzi così ricchi di immaginazione. Il lettore alle prime armi si troverà di fronte a pagine di poche righe, talvolta una sola o addirittura nessuna, con disegni al tratto spiritosi ed elementari come quelli che fanno i bambini.
Da 8 anni

Fernando Rotondo

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