Sir Arthur Conan Doyle
Sherlock Holmes. Uno studio in rosso – Il segno dei quattro
Edizioni EL
Un paio di settimane fa si accennava alle discussioni sui classici ridotti per ragazzi e chi scrive esprimeva la propria preferenza per traduzioni oneste capaci di riproporre il testo originario rispettandone contenuto e senso autentico, non con il nome del vero scrittore, ma indicando in copertina il nome dell’autore secondario e, preferibilmente, anche l’opera da cui deriva. In questo caso, invece, le indicazioni al riguardo si trovano solo all’interno nel colophon, dove sta scritto che il libro è “basato sulla storia originale di Sir Arthur Conan Doyle, adattato da Stephanie Baudet”, che “si riserva il diritto morale di essere identificata quale autore dell’opera”. Giusto.
Sbrigate queste formalità da bibliotecari o bibliomani che ai ragazzi non interessano, va salutata con piacere questa nuova collana che si apre con le due prime grandi opere del canone sherlockiano. Baudet più che ridurre ha adattato i romanzi a misura dei lettori, fra scuola elementare e media, adottando uno stile semplice e chiaro (non certo semplificato e banalizzato), una lingua fluida e un ritmo incalzante che rispettano l’originale, sciogliendo con lo stesso stile anche i passaggi più complessi senza tradirli. Un’ottima proposta per avvicinare i giovani al grande detective, un’icona che già abita nel loro immaginario, ma la cui conoscenza attraverso la lettura, oltre che in film e tv, aggiunge il fascino della parola scritta che permette di indugiare e riflettere sui nodi del mistero e dell’indagine. Un regalo poco costoso per feste o per il mero piacere di regalare una cosa bella dicendo: ti regalo un libro che ti piacerà, ti farà stare col fiato sospeso, ti sorprenderà, insomma ti divertirà e ti farà venire voglia di leggere un’altra avventura del Re degli Investigatori.
Ovviamente non è il caso di offendere i fan dell’inquilino dell’inquilino del 221B Baker Street riassumendo ulteriormente i racconti in una sorta di riduzione al quadrato: basterà ricordare che il primo è un caso di omicidi per vendetta e nel secondo i crimini ruotano attorno a un vecchio tesoro.
Da 10 anni.