Tommaso Percivale
Il caso dei sessantasei secondi
Mondadori
Una vecchia chiacchierona e curiosa con l’hobby del punto a croce nota che il treno si ferma ogni notte a una stazione inesistente per 66 secondi e pubblica un annuncio sul giornale che viene notato da quattro amiche interessate ad esplorare le terre oscure del crimine londinese raccogliendo articoli di giornale con, notizie strane o senza senso. Sono Lucy dallo straordinario talento investigativo, Kaja principessa indiana aspirante giornalista, Mei Lin cinese esperta di arti marziali e Candice dall’intelligenza acutissima, ma costretta a frequentare lezioni universitarie di scienze travestita da uomo perché vietato alle donne e perché di eccezionale bellezza e appariscenza.
Nientemeno che la regina Vittoria, memore di essere stata salvata da loro quando avevano sventato in anticipo un attentato semplicemente sulla base delle poesie dell’attentatore, le incarica di risolvere un grosso caso, una cospirazione di dimensioni immense, imperiali, la cui prima vittima sarebbe il capo dello spionaggio (per questo non si fida della polizia). Naturalmente c’entrano la stazione fantasma, il treno di mezzanotte, anzi due treni o meglio due vagoni di prima classe, due malati, due medici e due sicari internazionali. Basta così.
Le nostre eroine risolvono felicemente il caso sventando la minaccia, non senza correre grandi pericoli e con l’aiuto di un diciassettenne marinaio irlandese immigrato clandestino in Inghilterra e sfruttato (il lupo perde il pelo ma non il vizio). Per i loro metodi d’indagine, la regina nomina ragazze investigatrici personali permanenti e le insigna dell’Ordine della Ghirlanda: “Come le volpi cacciano di notte, in segreto, così anche voi andrete a caccia dei crimini più sfuggenti, dei casi impossibili, dei misteri più inspiegabili, in nome del Regno d’Inghilterra”. Di cui però Percivale non nasconde, accanto all’opulenza, le miserie e ingiustizie, come i bambini costretti a lavorare. Quanto alle ragazze le rivedremo presto alle prese con il mistero di un villaggio scomparso.
Da 11 anni
