Luca Poldelmengo
Valerio nella tana del varano
Gallucci
Nella seconda indagine di carattere ecologista Valerio e Carlotta, compagni di classe nella V B e amici per la pelle (e anche qualcosina in più), tornano di nuovo in campo per affrontare Jack Varano, un delinquente che si maschera da lucertolone (perché mai?). Li aiuta e protegge il professore ambientalista Boatigre. Tutto comincia con la misteriosa sparizione dal Bioparco di Roma di un varano di Komodo: scappato? rubato? La polizia ha altro a cui pensare, addirittura un furto di plutonio dal laboratorio di fisica, e teme un attentato terroristico.
In casa di Valerio arriva un ospite temporaneo di otto anni, Lorenzo, figlio del professor Corrado, amico di famiglia espulso dalla comunità scientifica d’Australia per le sue teorie ambientaliste estremiste e inviso a Valerio per il suo “fiato fetido” (attenzione, particolare importante!). Improvvisamente e ancora più misteriosamente il varano ricompare. Quando la maestra Sonia tiene una lezione sugli elementi radioattivi come l’uranio e il plutonio, le cui radiazioni sono in grado di modificare il DNA degli esseri viventi, come nel caso dell’Uomo Ragno e di Ulk nei fumetti e nei film, una scintilla scocca nella mente di Valerio, un’intuizione folgorante e spaventosa che lega il varano scomparso al plutonio trafugato.
Responsabile è ovviamente Jack che ha un obiettivo ben preciso, incredibile, che non va rivelato per non rovinare ai lettori il piacere della lettura e della soluzione del mistero. C’è anche tocco di realismo che non guasta: il paesaggio è quello vero di una Roma sporca, con cassonetti stracolmi, mobili ed elettrodomestici abbandonati, discariche abusive, gabbiani voraci. Ancora peggio è quando Valeria e Carlotta devono scendere nelle fogne puzzolenti e pericolose con un contatore Geiger alla caccia di tracce radioattive e del criminale. Nel momento del massimo pericolo, però, arriva la cavalleria. La morale finale la tira il prof Boatigre: “Se combatti una battaglia giusta nel modo sbagliato, diventa una battaglia sbagliata”. Per piccoli ambientalisti, perché non è mai troppo presto, per leggere un giallo e per difendere l’ambiente.
Da 8 anni