Libri per ragazzi: Il racconto di Dracula – Serenella Quarello




Libri per ragazzi: Il racconto di Dracula

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Serena Quarello
Il racconto di Dracula
dal romanzo di Bram Stoker
con illustrazioni di F. Bocchi

Pelledoca

Sempre si è discusso sui classici ridotti per ragazzi. Certo è che proporre ai più giovani il testo integrale di grandi libri come Robinson o Kim (ad esempio nella pregevole edizione adelphiana) il più delle volte significa allontanarli da quei testi se non addirittura dalla lettura. Più onesta è invece l’operazione che ripropone il testo ridotto non con il nome dell’autore originario. Come è il caso del libro di Quarello che in copertina molto correttamente esplicita il sottotitolo “dal romanzo di Bram Stoker”. Che è un classico della letteratura gotica, ma può passare come un noir per ragazzi con un serial killer e un investigatore che si servono di armi non usuali (denti, aglio, ostie consacrate e Crocifissi, paletti acuminati). A prescindere dalla complessità di significati e simbolismi che questa figura archetipica dell’horror incarna.
Il racconto segue le orme del fratello più grande e noto, ma ridotto in forma completa e accessibile con un linguaggio chiaro e scorrevole che facilità la comprensione della struttura, sostanzialmente rispettata nella pluralità e alternanza di forme e punti di vista che danno vivacità e suspense alla narrazione: il diario di Mina, Jonathan, Lucy e lo psichiatra Seward; la registrazione del fonografo dello stesso Seward; le lettere tra Mina e Lucy; articoli di giornale; telegrammi; il memorandum, ovvero gli appunti del professore olandese Van Helsing, il cacciatore di Vampiri che si esprime in un buffo italiano tedeschizzato, ovvero come noi immaginiamo che parlino tedeschi e fiamminghi quando vogliono esprimersi nella nostra lingua. La storia è nota, pure la fine, che però non va rivelata prematuramente ai ragazzi che vogliono leggerla, anche se la figura del Vampiro con tutti gli annessi e connessi è ormai conficcata nell’immaginario popolare, compreso quello infantile. Senza dubbio si può considerare il primo serial killer finzionale, simbolico del Male.
Nella postfazione viene concisamente spiegato chi erano Bram Stoker e la persona reale che ha ispirato Dracula, ovvero Vlad III, l’impalatore, dell’ordine del Dragone, soprannominato Dracul, figlio del Drago, cioè del Diavolo.
Da 11 anni

Fernando Rotondo

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