L’illusione della verità



Wendy Walker
L’illusione della verità
Editrice Nord
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Un ritorno in scena e nelle librerie italiane per i tipi della Nord di Wendy Walker dopo il successo internazionale di Non tutto si dimentica. E ancora una volta come per il suo precedente romanzo ci troviamo di fronte a un dramma familiare fatto di angoscia e prevaricazione.
L’illusione della verità è il racconto thriller di una voragine nel tempo, di una specie di baratro che separando la normalità dalla tragedia, spiega il mistero. Una sera, in una tranquilla e serena, o almeno esteriormente, casa della buona società locale, si levano grida e pianti che accompagnano un grave litigio, a cui fa seguito più tardi il rumore di una macchina che si allontana e infine il silenzio. Ma il giorno dopo la famiglia è costretta a denunciare la scomparsa delle due sorelle Tanner. L’auto della maggiore, la diciassettenne Emma, viene ritrovata vicino alla spiaggia. Dentro solo la sua borsa e le scarpe. Della secondogenita invece, la quindicenne Cassandra, detta Cass, nessuna traccia. Ma mentre se quella di Emma potrebbe essere una partenza volontaria, mancano infatti valigie e vestiti, ogni cosa di Cassandra è rimasta al suo posto. Duplice fuga? Suicidio? Rapimento? Giudici, polizia e agenti del FBI interrogano i membri della famiglia allargata – le ragazze vivevano infatti con la madre e il patrigno e il divorzio dei genitori era stato difficile – diramano avvisi di ricerca, allungano il tiro, prendono in considerazione tutte le ipotesi coinvolgendo anche degli psicologi. Ma tutto è vano. Il caso resta formalmente aperto ma … Tuttavia tre anni dopo, quando ogni speranza di rivedere vive le due sorelle sembra perduta, Cassandra ritorna a casa da sola. Racconta che sia che lei e la sorella, che aspettava un bambino, sono state rapite e tenute prigioniere in una sperduta isola del Maine, senza telefono, televisione ed elettricità. La sorella ha avuto una bambina e i rapitori, che la volevano per sé, gliel’hanno sottratta. Lei, dopo un fallito tentativo di fuga, è riuscita a corrompere il barcaiolo e lasciare l’isola di notte, mentre Emma ha voluto restare per la figlia. Ma ora tutti loro devono aiutare Emma, bisogna darsi da fare, ritrovarla. Il cold case si riapre rimettendo subito in gioco gli inquirenti federali. La storia di Cassandra però non convince fino in fondo gli uomini del FBI e in particolare la psicologa forense Abby Winter. Soprattutto perché appare piena di buchi e le dichiarazioni della ragazza presentano serie incongruenze rispetto alle testimonianze raccolte dalla polizia al momento della loro sparizione? Certo, probabilmente la memoria di Cassandra è stata compromessa dal trauma e dal forte choc subito durante la lunga prigionia, ma lo stesso i conti non tornano. La psicologa del FBI è assolutamente convinta che sia successo qualcosa di strano durante quella notte di tre anni prima, quella delle sparizione, qualcosa che la famiglia vuole nascondere. Alla caccia di risposte, la dottoressa rivolge lo sguardo verso la madre, personaggio freddo, poco rassicurante, donna ammalata di narcisismo, sonda il ricco patrigno, lo scombinato fratellastro di Emma e Cassandra, ma risente anche coloro che hanno testimoniato tre anni prima. Secondo lei c’è del marcio nei Tanner, che continuano a mentire, a contraddirsi e anche l’attuale posizione di Cassandra appare per lo meno ambigua. Vuole veramente aiutare la polizia a ritrovare la sorella? Oppure? A poco a poco, tuttavia, nel quadro apparentemente perfetto di quella famiglia come tante, tutti i nodi vengono al pettine, e gli scheletri nell’armadio di una “famiglia normale” cominciano a venire fuori. La dottoressa Winter scopre inquietanti crepe nelle loro azioni, coperte da continue bugie, e riconosce pericolosi indizi che suggeriscono una lunga serie di dispetti, ricatti morali, inganni e tradimenti che potrebbero nascondere qualcosa di orribile. E per scoprire tutto il gioco, incasellare finalmente l’inimmaginabile puzzle e avere anche solo una possibilità di ritrovare Emma, deve convincere i colleghi a non fermarsi. Bisogna insistere e scavare con pazienza fino in fondo.

Patrizia Debicke

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