L’uomo che giocava con le bambole – Magnus Jonsson



Magnus Jonsson
L’uomo che giocava con le bambole
Piemme
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Siamo a Stoccolma in Primavera. La natura dopo un lungo e rigido inverno si sta risvegliando e anche gli svedesi sembrano riprendersi dopo un lungo torpore dovuto al gelo. Il commissario della polizia criminale della capitale scandinava Rickard Stenlander ha deciso di seminare le patate nella sua tenuta di Tanto sull’isola di Sodermalm in questa domenica di libertà; il cellulare gli prende però a squillare all’improvviso e dopo una doverosa serie di imprecazioni decide di rispondere, il suo giovane collaboratore Erik Svensson gli toglierà l’impiccio dello zappone e del concime per riportarlo alla triste realtà lavorativa: un killer ha colpito.
Una ragazza, una studentessa universitaria, è stata ritrovata cadavere nel suo appartamento, il fatto originale, però, è che il suo corpo è stato completamente ricoperto di smalto e trucco rendendola simile ad una bambola.
Stenlander e Svensson sono costretti ad iniziare il loro lavoro d’indagine e ricerca che fin dall’inizio si rivela ostico e fitto di mistero.
Il cellulare della giovane è sparito e il computer portatile rinvenuto nell’appartamento è criptato, urge quindi l’intervento di qualche esperto informatico in grado di entrare quantomeno nel pc della ragazza.
Ed è qui che entra in gioco Linn Stahl, una ventinovenne insegnante d’informatica con alle spalle una calda militanza nell’AFA, un’organizzazione antifascista che l’ha portata in passato anche a un paio d’anni di reclusione per aver intercettato le radio mobili della polizia.
Linn Stahl è la nipote del capo della criminale di Stoccolma, si è ormai redenta dal passato turbolento e forse è la persona adatta a decriptare il computer della giovane uccisa.
La studentessa uccisa arrotondava i suoi guadagni fornendo servizi per uomini su un portale online, tale Love Dollz, così appare dalle prime decriptazioni. 
Nei giorni successivi una seconda ragazza viene trovata cadavere con lo stesso modus operandi della prima, il portale Love Dollz finisce così sotto inchiesta.
Gli indirizzi del sito online fanno capo a Copenaghen in Danimarca e stando ad ulteriori verifiche ha forti collusioni con il Fronte Patriottico, un’organizzazione di estrema destra, nazista, i cui vertici odiano a dismisura Linn Stahl per la sua militanza nell’AFA.
Ne verrà fuori una guerra vera e propria dove il Fronte Patriottico vorrà far fuori la giovane informatica e la polizia di Stoccolma dovrà stanare il serial killer che ama le bambole; con tentati omicidi, rapimenti e inseguimenti mozzafiato all’interno ed intorno ad una Stoccolma in piena esplosione primaverile.
La guerra fra il Fronte Patriottico e l’AFA subirà sempre più impennate di odio mentre il killer seriale delle bambole continuerà i suoi perversi giochi. Le due dinamiche finiranno per intrecciarsi e porteranno ad un finale pirotecnico.
Lo scrittore svedese Magnus Jonsson considerato l’erede di Stieg Larsson, ci regala il primo capitolo della trilogia dell’odio da lui annunciata, il romanzo è un thriller potente, dalle tinte fitte e nere, molto ben calibrato e adrenalinico, ambientato in una Stoccolma all’apparenza giovane e innocente.  

Gianmarco Andreauccetti

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