Il secondo capitolo di questa stupefacente trilogia ci racconta di una nuova pericolosa missione vissuta dalla strana coppia che abbiamo conosciuto ed amato nel precedente “Regina rossa”.
Non è semplice raccontare di Antonia Scott e di Jon Gutiérrez, l’una definita la donna più intelligente del mondo, speciale, molto speciale, indispensabile e geniale mente investigativa pur non essendo poliziotta o criminologa o profiler, l’altro un ispettore della polizia di Bilbao, intollerante alle regole, amante della giustizia, degli abiti e delle scarpe italiani, alto massiccio, “non grosso naturalmente”, inguaribile romantico e gay.
Il loro incontro, nato sotto i peggiori auspici, è fortemente voluto da un personaggio misterioso, Mentor, elegante e sfuggente deus ex machina di un supersegreto programma volto alla cattura di criminali di alto profilo in Europa e denominato Regina rossa.
Ricordiamo, per chi si fosse perso il primo episodio della trilogia, che Jon è stato obbligato ad incontrare Antonia per sfuggire a gravi sanzioni disciplinari in cui era incorso per facilitare, diciamo così, la cattura di un violento protettore di una prostituta malmenata e sfruttata.
Antonia, peraltro, si era ritirata a vita privata, vivendo un quotidiano doloroso e pieno di fantasmi, dopo un gravissimo attentato nel quale era stato colpito e ridotto in coma irreversibile il suo amatissimo marito, attentato che le aveva lasciato sensi di colpa infiniti ed un desiderio, inespresso, di finirla lì.
Eppure l’incontro con Jon, l’istinto primordiale di sopravvivenza ed i rimproveri della saggia nonna inglese, la risvegliano, determinando in lei una certa voglia di ricominciare.
Cominciano così le avventure di una coppia fenomenale, che riscuote consensi di pubblico e di critica e che scala le classifiche.
In questo secondo episodio Antonia e Jon sono alle prese con la sparizione della moglie spagnola di un boss della mafia russa, assassinato presumibilmente da killer rivali.
La moglie, sfuggita all’agguato, scompare e con lei i segreti che entrambi custodivano.
Compito di Antonia e Jon è ritrovarla e contemporaneamente fare luce sui tanti loschi traffici di quei feroci criminali, ma in questa ricerca non sono soli, molto presto si accorgono che sulle loro tracce, oltre agli altri affiliati mafiosi, si aggiunge Lupa Nera, una pericolosa sicaria al soldo della malavita.
Scorre così questo nuovo romanzo, Antonia con la sua lucida mente elabora dati in modo velocissimo, trova collegamenti che nessuno vede affermando che è come se avesse nel cervello decine di scimmie che saltano.
Jon la protegge, soprattutto da se stessa, la aiuta ad elaborare le migliaia di informazioni che riesce ad ottenere dalla sua mente prodigiosa e le sta accanto riuscendo persino ad abbracciarla, superando il suo rifiuto ostinato di essere anche solo sfiorata.
Continua dunque il successo di questa novità letteraria avendo come elemento di base l’alchimia che nasce dall’incontro di questi due personaggi, che più diversi non potrebbero essere, ma che proprio per questo si rendono indimenticabili per i lettori.
Inoltre va pure sottolineato che l’architettura dei romanzi è come le scatole cinesi, c’è sempre una storia dentro un’altra storia, c’è la trama del romanzo ed anche la storia sospesa tra Antonia ed i suoi personali agguerriti nemici, che si snoda lungo tutta la trilogia.
L’autore ha la capacità di raccontare la storia, i personaggi principali e quelli secondari riuscendo a catturare il lettore, complice pure una scrittura veloce che non dà respiro fino all’ultima pagina, e lasciando qualcosa in sospeso che solo il romanzo successivo aiuterà a capire.
Due righe sull’autore: nato a Madrid nel 1977, è un giornalista e un romanziere tradotto in quaranta lingue. La trilogia composta da Regina Rossa, Lupa Nera e Re Bianco ha avuto un successo clamoroso – ha ormai superato i due milioni di copie vendute – e l’ha consacrato come l’autore di thriller spagnolo più venduto di sempre, nonché come uno dei massimi esponenti del genere a livello internazionale.
