Mal di pietre

Un racconto lungo 101 pagine (da pagina 9 a 119) che riesce a catturare e a tener viva l’attenzione del lettore fino all’ultima parola.

E’ la storia, raccontata dalla nipote, di una donna sarda fuori dal comune, un po’ folle e che non si vergognava a manifestare i suoi sentimenti.

Una vita scontata, un matrimonio di convenienza che si trasforma in solida consuetudine e complicità senza amore.

Alla soglia dei 40 anni il soggiorno in una località termale del continente per curare il mal di pietre (i calcoli renali) è l’evento che darà una svolta alla sua esistenza.

L’incontro con il Reduce, un uomo gentile che la sa ascoltare e la incoraggia a scrivere la aiuterà ad affrontare la vita in modo diverso e più sereno.

Falliti diversi tentativi, finalmente dopo le cure termali la protagonista riuscirà ad avere un figlio sul quale riversare tutto il suo amore.

Chi è il padre di questo ragazzo? Ce lo rivelerà nell’ultima pagina un quaderno trovato casualmente durante i lavori di ristrutturazione dell’appartamento dove viveva la protagonista.

Seconda opera di Milena Agus, è stata tradotta in francese con grande successo di vendita in Francia, dove vive il figlio della scrittrice che è pianista jazz.

Leggendola non conoscerete il nome dei protagonisti, ma quando arriverete in fondo vi verrà il desiderio di ricominciare da capo per vedere le cose da un punto di vista diverso.

Finalista al Premio Strega, è ancora in corsa per il Campiello e per il Premio Stresa.

ambretta sampietro

Potrebbero interessarti anche...