Marcello Simoni e Matteo Strukul a Giallo Ferrara

Due big della narrativa italiana e internazionale, due autori sempre in prima linea nella promozione della cultura, Marcello Simoni e Matteo Strukul sono anche i due supportes e custodi di Giallo Ferrara 2016.
Giunto alla terza edizione, il festival organizzato dall’associazione Il Gruppo del Tasso col contributo del Comune di Ferrara, della Fondazione Teatro Comunale e del main sponsor Assicoop Modena & Ferrara, si svolgerà dall’11 al 13 novembre in diverse locations della suggestiva città estense.
L’apertura del festival è affidata a Matteo Strukul la sera del 10 con una cena evento a tema giallo. Definito da Joe R. Lansdale “una delle voci più importanti del nuovo thriller italiano“, Strukul, direttore artistico del festival Sugar Pulp è in vetta alle classiche con l’ultimo romanzo storico “I Medici. Una dinastia al potere“.

matteo-strukulMatteo, inaugurerai giovedi sera Giallo Ferrara. Che rapporto hai con questo festival?
Sono molto felice di “aprire” una manifestazione come questa. Irene Lodi, Matteo Bianchi e Alberto Amorelli insieme a tutta la crew di Giallo Ferrara sono ragazzi fantastici che mettono grande passione in quello che fanno. Il festival, giunto alla terza edizione, è cresciuto in modo impressionante con ospiti importanti fin dall’inizio, a dimostrazione della competenza e della preparazione della squadra che lo organizza. Quindi inaugurare questa nuova edizione è per me un grande onore e piacere. Amo Ferrara, una città magnifica, un autentico gioiello. Se fossi più felice di così credo sarei incriminabile ah ah ah!

SugarPulp sostiene dalla prima edizione Giallo Ferrara.  Quando è difficile tenere in vita realtà culturali importanti come i festival letterari?
Be’ facile non è. Nel senso che cominciare è una cosa, crescere e durare nel tempo un’altra. Servono grande impegno, dedizione, generosità, coraggio, competenza e altruismo. Credo anche che ciò che può dare originalità a una manifestazione – ne esistono davvero parecchie – sia proporre un gusto, un aroma preciso. Sugarpulp sposa da sempre una filosofia rock’n’roll, cercando di proporre la letteratura per quello che è: intrattenimento intelligente, pop attitude e un modo meraviglioso per condividere avventure e mondi fantastici. Mi pare che Giallo Ferrara sia esattamente su questa linea, che la filosofia sia quella di interpretare la cultura come una grande rivoluzione e possibilità per il nostro Paese, come momento di condivisione, un party che incendia la mente. In Italia c’è ancora un concetto di letteratura troppo spesso legato a sofferenza e volontà di salvare le coscienze. Così facendo si allontanano tutti coloro che magari avrebbero voglia di imbattersi in un libro. Ecco, l’atteggiamento pop, irriverente, corsaro di Giallo Ferrara è la cosa migliore che, oggi, può proporre una manifestazione culturale dedicata al romanzo.

Matteo che messaggio lasci ai ragazzi di Giallo Ferrara?
Time is on your side, quindi avanti così, senza paura, capelli al vento, occhiali da sole e via, dritti per la vostra strada!”

Come testimonial del festival, Giallo Ferrara sceglie Marcello Simoni, il maestro dei gialli storici, autore di best seller e vincitore del premio Bancarella 2012.

download Sei testimonial del festival. Come vivi questa esperienza?
Con felicità ed entusiasmo. Il fatto poi di essere stato scelto come “padrino” per un festival che si svolge in una città che amo, e alla quale un po’ appartengo, amplifica queste emozioni. I ragazzi di GialloFerrara, oltre ad essere degli addetti ai lavori molto in gamba, sono degli amici. Mi fa piacere compiere un pezzo di strada “professionale”, anche se breve, insieme a loro.

GialloFerrara cresce ogni anno con nuove proposte e iniziative.Quanto è importante il coinvolgimento del territorio nella riuscita di un evento di questa portata? E quanto ti inorgoglisce da ferrarese?
Il territorio è prima di tutto la culla entro cui si sviluppano le idee e si mettono in pratica i progetti, poi la cornice destinata ad accogliere l’evento. Ferrara, realtà urbana “metafisica” e storica al tempo stesso, è il contesto ideale per parlare di narrativa e delitti. Io stesso, un paio d’anni fa, feci una scommessa scegliendo di ambientare la trilogia medievale dell’Abbazia in questo luogo. Oggi posso affermare d’averla vinta, affascinando migliaia di lettori. Spero che lo stesso successo arrida anche a GialloFerrara.

In Italia nonostante le difficoltà organizzative sono tante le realtà culturali che promuovono la cultura e la lettura dalle rassegne ai festival.Come spieghi il successo che ottengono questi eventi?
Semplice: la gente è stanca delle banalità propinate dalla tv spazzatura e del tran tran quotidiano, perciò cerca di vivere emozioni ed esperienze alternative attraverso la narrativa. Incontrare gli scrittori è spesso stimolante, perché attraverso queste persone ci si rende conto di quanto sia semplice trovare rifugio dalla banalità e dallo stress dentro i romanzi, specie se parlano di delitti.

Un tuo messaggio agli organizzatori.
In bocca al lupo e non montatevi la testa: si può sempre fare meglio!

Cristina Marra

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