Matcha al veleno – Stefania Viti



Stefania Viti
Matcha al veleno
Sonzogno
Compralo su Compralo su Amazon

Nora Valli è una giornalista italiana con una smisurata passione per il Giappone di cui conosce tutto, la cultura, la lingua e gli ideogrammi, i magnifici segni grafici che ne compongono la scrittura. La sua curiosità per tutto ciò che è nipponico la porta a trasferirsi a Tokyo dove lavora come corrispondente e dove trova l’amore, sposandosi ovviamente con un giapponese dal quale poi divorzia, conservandone però la preziosa amicizia. Rientrata in Italia dopo la sua esperienza orientale continua il suo lavoro di giornalista per una rivista patinata di moda e beauty. Proprio per il giornale e per la sua grande esperienza in tutto ciò che è giapponese le viene affidato l’incarico di scrivere un articolo sulla cerimonia del thè che si terrà nella più famosa “scuola del thè” milanese. La “Milano che conta”, quella dei salotti buoni e della finanza ha infatti trasferito la sua attenzione dagli aperitivi in terrazza al sorseggiare il thè seduti sui futon in una vera e propria immersione nella cultura orientale, dove ci si rilassa, si raggiunge una nuova consapevolezza del sé, si stringono alleanze più o meno strategiche… insomma, si aumenta la propria visibilità negli ambienti che contano. Durante la cerimonia però l’ospite d’onore nonché moglie di un noto finanziere, nonché mecenate di artisti emergenti, ha un malore e muore. Dopo i primi accertamenti la morte viene classificata come avvelenamento da arsenico: qualcuno presente alla cerimonia è un assassino.

Prende il via così un giallo classico, stile delitto nella stanza chiusa in cui ogni partecipante è al contempo testimone e sospettato. Per scoprire chi è l’assassino bisogna scavare nelle dinamiche sociali e personali di ogni personaggio alla caccia di un movente che possa smascherare il colpevole.

Nora si ritrova anche lei nel duplice ruolo di testimone e sospettata ma è pur sempre una giornalista e la voglia di indagare la spinge ad affiancare il collega della cronaca nera ed apportare il suo prezioso contributo alla polizia, nella persona del commissario Malacarne un uomo che per via del lavoro e del proprio vissuto ha lo sguardo di uno che ha già visto tutto e non riesce più a sorprendersi.

Nora Valli è un personaggio complesso, a tratti ambiguo. Giovane, testarda e bella, sa abbinare magistralmente scarpe vestiti e accessori, nulla nel suo aspetto è lasciato al caso, ogni dettaglio viene studiato e programmato a seconda della situazione che deve affrontare e dell’immagine che vuole dare di sé. Maniaca, quasi ossessionata dalla bellezza delle proprie mani, che sono curatissime e con le unghie laccate di smalto rosso, meglio se il famoso Rouge Noir di Chanel, perché si sa, le mani sono come un biglietto da visita, sempre in mostra e una persona vestita bene ma con le mani trascurate risulta comunque trasandata. E poi il contrasto tra le unghie rosse e la tastiera bianca del pc mentre scrive i suoi articoli ha il potere di aumentarne la concentrazione e l’efficienza. Può sembrare una persona superficiale a tratti disturbante, come quando rinuncia ai carboidrati perché ha saltato la palestra o critica apertamente chi non ha il senso dell’estetica come ad esempio Malacarne, il commissario di polizia con l’aspetto trascurato e trasandato di chi non sa abbinare pantaloni e camicia e porta un vecchio e informe giaccone. Ovviamente non ha superato l’esame di Nora, salvo poi scoprire che in realtà hanno molto più in comune di quanto il mero aspetto fisico possa dimostrare. Hanno infatti entrambi un passato doloroso alle spalle, hanno entrambi lo sguardo di chi ha conosciuto la sofferenza e cerca in tutti in modo di sopravvivere ad essa.

Lettura molto gradevole con capitoli veloci e caratterizzati non solo dalla numerazione ma anche dagli ideogrammi giapponesi. Ogni segno grafico, con la relativa parola tradotta ne esprime il contenuto ed in un qualche modo sono simboli importanti per Nora. Stefania Viti, scrittrice ed esperta di lingua e cultura giapponese, ci regala un libro dove l’apparire dei personaggi, patinati e ben vestiti si contrappone all’umanità dei sentimenti e delle emozioni, tra amicizie e tradimenti, tra amori persi e nuove consapevolezze in quella che potrebbe essere la prima indagine di Nora Valli, giornalista di moda con una spiccata propensione per la cronaca nera.

Lucia Cristiano

Potrebbero interessarti anche...