Protagonisti di questa seconda opera narrativa di Paolo Grugni, una coppia d’investigatori tutta particolare: Angelo Stirpe, guardia giurata sovrappeso, tormentato dalla sciatica e Michele Idea, deejay poeta e amante deluso, con la straordinaria peculiarità di riuscire a trovarsi nel luogo preciso in cui stanno per accadere le cose.
Proprio per questa sua “facoltà”, Stirpe lo coinvolgerà nella sua personale ricerca: trovare Serpent, l’assassino di suo figlio. Un serial killer spietato che uccide ragazzi “speciali”. Strane le tracce che l’assassino lascia dietro di sé: un vago odore di zolfo nell’aria e due buchi sul polso della vittima mummificata e privata del cervello.
Un’indagine surreale, a volte grottesca, molto ironica, in cui Milano, la grande città che tutto ingloba, entra prepotentemente.
Un libro che sta a metà strada fra il giallo e il fantasy e che ha nei dialoghi uno dei suoi maggiori punti di forza. L’autore li presenta sotto forma di “isole testuali”, una soluzione efficace fra lo stream of counsciosness e il dialogo del tutto privo di punteggiatura.
Mondoserpente
paolo roversi
