Natale rosso sangue – Fergus Hume



Fergus Hume
Natale rosso sangue
Lindau
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Grazie alla nuova edizione di Lindau dell’ottobre 2022, Natale rosso sangue, con sottotitolo il mistero di Silent House, ci consente di riscoprire un prolifico giallista inglese. Fergus Hume è infatti considerato il maestro del poliziesco britannico di inizio Novecento, che per un periodo ha vissuto in Nuova Zelanda ed è stato avvocato, prima di tornare in Inghilterra e dedicarsi completamente alla scrittura.

E proprio il protagonista di questo romanzo è il giovane avvocato Lucian Denzil, che riuscirà a risolvere un enigma complicato, là dove la polizia aveva già gettato la spugna.

È la vigilia di Natale e un anziano alcolista, Mark Berwin, viene ucciso a Silent House, un luogo sinistro londinese ritenuto infestato dai fantasmi. Subito la giovane moglie viene a identificarne il cadavere, poiché l’uomo aveva dei connotati particolari, che ne rendono il riconoscimento pressoché inconfondibile. E insieme, a incassare il premio dell’assicurazione.

Denzil fa anche la conoscenza della figlia di Mr Berwin, la bella Diana, che sospetta della matrigna e non crede che il morto sia in realtà suo padre. Inizierà così un’indagine serrata, ricca di intrecci e di colpi di scena. Perché l’avvocato non è affatto immune al fascino della giovane, che gli chiede aiuto. Ma soprattutto, nessuno dei tanti personaggi che affollano la trama è in realtà chi dice di essere, e niente è come sembra.

Una storia ricca di atmosfere gotiche, che ricorda le ambientazioni crepuscolari degli scrittori di genere, quando a essere protagoniste sono le case lugubri e in apparenza stregate, alla stessa stregua degli esseri umani. Quale cunicolo avrà utilizzato l’assassino per entrare a Silent House? Quale la strada percorsa? E soprattutto, da dove è uscito se in apparenza porte e finestre erano chiuse?

A tutto c’è una spiegazione. Questo romanzo è un poliziesco nel vero senso della parola, nessun ricorso ad elementi soprannaturali. Però è bello che lo scrittore catapulti il lettore in una dimensione di tensione, creando abilmente una certa suspense.

Interessante è il modo di scrivere di Fergus Hume, che si pregia di atmosfere fin de siècle, così come di un linguaggio in linea coi gialli del passato, dove i personaggi trovavano continui espedienti per riassumere la situazione. Oggigiorno questo stile potrebbe apparire un pochino ripetitivo, ma era nella struttura del giallo storico seguire quel tipo di evoluzione. Senza contare che anche i capitoli hanno una frase ad effetto, che ne riassume il contenuto.

Il lettore è portato a indagare per gradi, così come fanno i personaggi preposti, potendo godere delle descrizioni di Silent House e di chi vi ruota attorno, senza dubbio l’idea forte del romanzo. “Un posto così mette i brividi a una persona sana – pensò il giovane avvocato –, non voglio immaginarmi che effetto possa avere sui nervi di un povero alcolizzato che vive continuamente tra queste mura!”

Natale rosso sangue è consigliato agli amanti del genere, che di sicuro non si annoieranno. La traduzione dall’inglese di Davide Platzer Ferrero contribuisce a mantenere un certo aplomb, tipico di quei gialli inglesi in cui l’etichetta nei personaggi è più importante di qualunque esternazione. Dove ci sono domestiche pettegole e tutti giudicano. Talmente tanto che alla fine sembra non vi sia alcun giudizio. Solo un susseguirsi di eventi e un intreccio magistralmente congegnato.

 

Cristina Biolcati

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