Nel campo degli zingari – Ottavia Niccoli



Ottavia Niccoli
Nel campo degli zingari
Vallecchi
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Un gioiellino, Nel campo degli zingari, giallo storico di Ottavia Niccoli, storica e docente universitaria, si può considerare qualcosa di raro e prezioso. Non ci sono libri maledetti, templari cospiratori, oscure trame che si trascinano di generazione in generazione, ma solo la vita di ogni giorno a Bologna e nel piccolo feudo montano di Cerreto nel 1593.

Il protagonista, don Tomasso, di famiglia nobile, ma di cui non ci viene svelata la casata, è un sacerdote di mezz’età, titolare del modesto beneficio della piccola chiesa di San Biagio a Bologna ed è anche dedito alla cura dell’ospizio per i pellegrini situato di fronte alla chiesa.

All’inizio della storia don Tomasso è affetto da uno squilibrio di umori, si sente stanco, nulla lo interessa, anche i doveri del suo ufficio gli riescono gravosi e trascorre lunghe ore chiuso nella sua stanza. Il medico consiglia un soggiorno in campagna, ma la Pasqua si avvicina e inoltre i denari per andare fuori Bologna non ci sono.

Per fortuna ci pensa Sabatina, una volta levatrice e ora governante nell’ostello. Il conte Ercole, nipote di don Tomasso e attuale capo della casata, deve all’anziana levatrice più di un favore dal momento che la donna ha fatto nascere senza problemi i suoi due gemelli, unici rampolli sopravvissuti oltre al primogenito Camillo. A lui si rivolge Sabatina e, nonostante don Tomasso abbia rotto con la famiglia anni prima e il conte Ercole quasi non lo conosca, si dimostra tuttavia ben disposto nei confronti dello zio prete e lo manda ad amministrare la giustizia in vece sua nel feudo di Cerreto e gli affida il figlio Camillo che, dopo aver studiato nel loro collegio, è intenzionato a farsi gesuita e a partire per le Indie, cosa non molto gradita al padre.

Nei dintorni di Cerreto si è stanziato un gruppo di zingari, scacciati dalla zona della Porretta e a loro vengono attribuite tutte le malefatte che accadono in zona e che, assicuriamo il lettore, sono molte. Si va dal furto di abiti e lenzuola a qualcosa di molto più grave come l’omicidio e il rapimento.

Don Tomasso non è nuovo alle indagini: questa è la sua seconda avventura dopo Morte al filatoio uscito nel 2021 e anche questa volta riuscirà a dipanare la matassa intricata di chi vorrebbe addirittura prendersi gioco di lui.

Ottavia Niccoli si rivela bravissima nel tratteggiare una trama delittuosa con tratto leggero e ambientazione precisa e accurata e ancor più brava nel delineare la personalità dei personaggi: don Tomasso, apparentemente burbero, ma in realtà profondamente partecipe dei sentimenti altrui, il conte Ercole, profondamente preoccupato per le sorti della sua famiglia, le donne che si occupano dell’ospizio e accudiscono don Tomasso, dipinte con estremo realismo. Un cenno a parte merita la bella figura di Gian Andrea, un ragazzino di strada dodicenne che don Tomasso ha preso con sé e che si rivela sfrontato e monello al primo sguardo, ma che in realtà è intelligente e arguto e sarà una spalla molto importante per il sacerdote.

In conclusione Nel campo degli zingari è come un appetitoso pasticcino da gustare in un solo boccone.

Rita Garzetti

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