Nessun posto per nascondersi



Luigi Guicciardi
Nessun posto per nascondersi
Frilli
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Nessun posto per nascondersi – Un’indagine del commissario Cataldo
L’uomo è la misura delle cose.A volte sento il bisogno di rileggere alcuni romanzi, è un bisogno biologico di ritornare su alcune delle pagine che ho amato. Quando tocca a Raymond Chandler, un autore di cui non leggo qualche titolo in particolare ma l’opera omnia, c’è solo una cosa che mi disturba: in Playback, Marlowe recupera un libro tascabile e finge di leggerlo ma, non essendo di suo gradimento, lo getta nell’immondizia.
A fare compagnia alla spazzatura finisce Tragica notte di Mike Spillane.
Per me questo è un gesto tragico, come potrebbe essere per un bambino assistere al divorzio di Minnie e Topolino. Per Chandler era un modo per liberare uno spazio sullo scaffale.
Nell’hard-boiled il cuore della trama non è un complicato giallo a orologeria ma una narrazione che riporta il delitto tra la gente comune e racconta esistenze che procedono per tentativi, vicoli ciechi e violenti fallimenti. In Europa è stato ribattezzato Noir e assimilato con una maggiore attenzione per le tematiche sociali, una densa profondità psicologica ed è stato ripulito dal machismo spicciolo, l’eroismo alcolico e lo strampalato romanticismo da investigatore privato.
Nelle novità in libreria talvolta si ripete questa felice combinazione dove l’essere umano è la misura delle cose e si misura con un delitto, una piacevole qualità che ho ritrovato in Nessun posto per nascondersi, un’indagine del commissario Cataldo di Luigi Guicciardi.
Cataldo non ha nulla del cinismo divertito e divertente di Marlowe, nel suo dna ci sono più geni che lo fanno discendere in linea retta da Maigret.
Cataldo è un uomo in mezzo ad altri uomini, in grado di scrutarli nei più piccoli dettagli e di comprenderli oltre le menzogne con cui si mascherano. È malinconico per un passato sospeso nel presente e non del tutto risolto, la conoscenza dell’animo umano è supportata da una vasta cultura letteraria e non solo che riesce ad approfondire ciò che sfugge alla prima lettura. In Nessun posto per nascondersi l’indagine ha un carattere intimo e personale, leggendo si vive e si soffre per ogni passo verso l’assassino e attraverso Modena si può scorgere l’Italia intera.
Guicciardi ha scritto un romanzo dove “L’uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono, e di quelle che non sono in quanto non sono.”
Dopo la bella citazione di Protagora, non mi resta che lasciarvi la sinossi.
Finito il campionato di calcio, il Dottor Lorenzo Mistero, medico sociale della Modenese, viene torturato e ucciso. Il caso è affidato a Cataldo e alla sua squadra formata da Luca De Pasquale e Lea Ghedini. Oltre a fare i conti con la totale mancanza di prove devono anche scoprire chi ha rubato le cartelle mediche di quattro giocatori dallo studio della vittima. La situazione precipita quando due giorni dopo viene ritrovato il cadavere di Valdir, il bomber brasiliano.

Mirko Giacchetti

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