Il Noir In Festival apre con Roberto Saviano. A lui il premio Chandler

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Il Noir In Festival ha aperto con un’anteprima speciale: la consegna del Chandler Award a Roberto Saviano, il cui nome va così ad aggiungersi alla lunga lista di grandi scrittori insigniti del premio.
La sala gremita ha ascoltato con attenzione le parole di Saviano che ha ripercorso e raccontato i suoi dieci anni dall’uscita di Gomorra. Con sincerità ha ammesso che se avesse saputo, se avesse immaginato cosa il libro avrebbe comportato per la sua vita, non sarebbe andato avanti, ma non se ne è mai pentito, anzi. Scrivere e continuare a farlo è la vendetta contro chi vorrebbe fermarlo.
Perché raccontare la realtà è alzare il velo di ipocrisia e omertà.
Conoscere costringe a prendere una posizione e implica quindi una trasformazione.
La letteratura racconta la realtà e la realtà poi si specchia nella letteratura, è un circolo.
E leggere è fondamentale perché un libro è per chi non si accontenta e non vuole essere semplice ma complesso.
Leggere significa tenersi il cuore aperto, darsi del tempo per approfondire, per conoscere e magari cambiare.
Un libro è tempo.
Nei suoi libri e nella serie televisiva, ha raccontato solo di personaggi negativi, perché vuole che il pubblico si confronti con il male: Roberto Saviano non vuole far evadere il lettore, ma invaderlo e scuoterlo.
Conoscere, sapere e riflettere sono i primi passi per il cambiamento.

Cristina Aicardi

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