Breve romanzo thriller dell’esordiente Flaviano Moltedo, avvocato napoletano.
Sergio, funzionario d’ambasciata, ripercorre le tappe del suo rapporto con il collega Antonio, dal corso di preparazione frequentato insieme a Bruxelles all’incontro dodici anni dopo a Roma nelle stanze del Ministero degli Esteri dove a entrambi viene assegnato un nuovo incarico a Cittŕ del Messico.
Antonio ha un segreto, una doppia vita che Sergio scopre frugando nei cassetti e nelle pagine dei libri. Le persone non si conoscono mai abbastanza, il colpo di scena finale ribalterŕ tutta la vicenda.
Nel libro č privilegiata la descrizione dei rapporti interpersonali, Cittŕ del Messico appare come una cittŕ asettica priva dei colori e delle emozioni che restano nel cuore di chi la visita, date dai murales di Siquieros e di Diego de Rivera, dalle tre cattedrali dello Zocalo, dalle fiumane di persone variopinte per le strade e nella metropolitana, dagli importanti reperti archeologici degli Aztechi quasi a ogni passo nel centro storico.
La storia č credibile, anche se poco legata ai vari contesti in cui si svolge e che sembrano piů ispirati da internet che da una reale conoscenza da parte dell’autore.