La tranquilla provincia toscana è scossa dal brutale omicidio di una donna che viene ritrovata in casa , in una posizione innaturale, con una fascetta stringicavo intorno al collo e sfigurata dall’acido . Il commissario Casabona, incaricato delle indagini, non ha nemmeno il tempo di capire bene cosia sia successo che un secondo omicidio con modalità simili fa intuire la presenza di un serial killer.
Gli omicidi non si fermano e il commissario, con l’aiuto di un’affascinate collega giunta da Roma, dovrà cercare di mettere insieme tutte le tessere del complicato mosaico, concentrandosi prima di tutto sul movente: “Chiediti perché e troverai il movente e se troverai il movente sarai vicino all’assassino”.
Positivo esordio letterario di Antonio Fusco, funzionario della Polizia di Stato e Criminologo, indubbiamente uno che sa di cosa sta parlando e lo sa fare anche bene, conducendoci nel profondo dei sistemi di indagine, che se da un lato si avvalgono di tecniche sofisticate, dall’altro non sono immuni da imprecisioni, leggerezze e errori: la ” figura di merda” è sempre in agguato e Fusco lo sa e non lo nasconde. Il Commissario Casabona è un personaggio vero, deciso e duro, non immune a umane debolezze e con una grande umanità, doti alle quali unisce il fiuto che gli deriva da anni di esperienza. Un personaggio dalle grandi potenzilità, che piace e convince e del quale aspetto le prossime indagini.
Ogni giorno ha il suo male
Cristina Aicardi
