Omicidio fuori stagione – Arwin J. Seaman



Arwin J. Seaman
Omicidio fuori stagione
Piemme
Compralo su Compralo su Amazon

Prima ancora di accedere alla trama, Omicidio fuori stagione, pubblicato da Piemme nel marzo 2023, presenta un grande enigma. Arwin J. Seaman è lo pseudonimo dietro cui si cela un noto scrittore italiano, ma chi? Inevitabilmente scatta la sfida, per cercare di individuare il tipo di prosa o la terminologia utilizzata, dato che l’amante del giallo si vanterebbe di poterlo individuare. Invece si sbaglia. Al di là di qualche dubbio, legittimo, l’identità dell’autore rimane un mistero.

Quella che viene definita come la prima indagine sull’isola di Liten, un’isola vulcanica che sorge in un tratto di mare tra Svezia e Danimarca, ci porta in un piccolo microcosmo. Chi viene dalla terraferma è visto come un nemico, perché a Liten non succede mai niente di nuovo. E come dice uno dei protagonisti: “Qui, se vuoi essere qualcuno, devi morire.” Basti considerare che Liten ai giovani offre poco ed è un luogo che rende infelici, dal quale tutti se ne vorrebbero andare.

“Poi, il primo giorno di un febbraio gelido, era arrivata una chiamata: l’omicidio di un’adolescente, scena contaminata, corpo contaminato, ci voleva il migliore in tutta Malmö per sperare di recuperare qualche traccia.” 

E così, in un’isola dove non era mai capitato un delitto e la polizia non sa nemmeno come gestire un’indagine, arriva l’ufficiale della scientifica Henning Olsson. L’omicidio della sedicenne Erika Lundström è un motivo sufficiente per fargli varcare quel luogo ameno, in cui lui non metteva più piede da quattro anni, dai tempi cioè della sua relazione con l’agente Annelie Lindhal. Trasferitasi a Liten da Malmö, quest’ultima, per ragioni sconosciute. Henning Olsson odia Liten, ma vorrebbe approfittare per chiarire con la donna, della quale è ancora innamorato. Una volta arrivato sull’isola, però, i fatti delittuosi si susseguono a un ritmo serrato e rimane poco tempo per i rapporti personali.

Il cadavere della ragazzina giace nel lago. L’assassino ha legato Erika per farle assumere la posizione di una stella, davvero un omicidio dalle modalità brutali e incomprensibili. 

I personaggi che si alternano sulla scena sono numerosi, in questo l’autore rispetta le regole che hanno i piccoli paesi, dove la popolazione si raduna in comunità e si spalleggia a vicenda.

Henning Olsson si serve dell’aiuto di un giovane fotografo, Kaj Bak, che sa parlare alla   generazione di adolescenti di Liten. Ma deve di continuo fare i conti col capo della polizia, il rude Owe Dahlberg, padre quest’ultimo della quindicenne Malin, amica della vittima. Un’aspirante influencer in erba, disposta a sfidare l’omicida sui social pur di avere un briciolo di visibilità.

La vicenda si ingarbuglia e subentrano altre morti. Si sospetta di tutti e sarà difficile dare un volto all’assassino. L’autore, chiunque sia, è stato bravo ad ambientare un giallo nei paesi scandinavi, alla stregua dei maestri del genere. Jo Nesbo, solo per citarne uno. Si evince un grande studio, riservato alla geografia, ai nomi, agli usi e costumi degli abitanti. In sintesi, è credibile. E non era scontato.

La soluzione del caso è appassionante, tanto che le quasi quattrocento pagine si divorano in tempi ristretti. Ci sono molti colpi di scena, anche se si avverte che non tutto sia stato detto.

D’altra parte, che questa fosse solo la prima indagine, sull’isola di Liten, è stato affermato dall’inizio.

Attendiamo un prosieguo, dunque. E ci sarà, perché ce lo hanno promesso.

Cristina Biolcati

Potrebbero interessarti anche...