“Nella primavera del 2007 l’amico e collega Paolo Roversi mi chiese di pubblicare sul portale Milano Nera un mio saggio in tre puntate dal titolo ‟Qualcuno nell’ombra: Viaggio nel thrilling letterario e cinematografico”. Naturalmente accettai con piacere, Milano Nera era già allora un sito autorevole e seguito. Sono passati oltre dieci anni, e pochi giorni fa Paolo e io abbiamo deciso di riprendere la mia collaborazione. Sono felice di tornare su un portale che adesso è davvero un riferimento riconosciuto per lettori e addetti ai lavori. Milano Nera è il frutto dell’impegno di professionisti appassionati e competenti. Lo so, l’ho seguita sempre in questi anni. E sapevo che un giorno avrei ripreso a collaborare. Perché per noi, per Paolo Roversi e per me, per la redazione, per colleghi e lettori, insomma per tutti gli amanti della narrativa di genere, scrivere è anche un atto di amore. E come canta Antonello Venditti (romano come me): ‟Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Anch’io sono tornato. E spero di rimanere.” Enrico Luceri
CHRISTIE, SCERBANENCO, WOOLRICH: IL GIALLO CHE NASCE DAL DOLORE
di Enrico Luceri
Si scrive di ciò che si conosce.
Conosciamo gioia e tristezza, rabbia e amore, paura e sollievo. Ma più di tutti conosciamo il dolore.
Il dolore è ciò che non accettiamo, sopportiamo, perdoniamo. È una sofferenza morale prima che fisica.
Il dolore è essere abbandonata da un marito tanto amato, come accadde ad Agatha Christie, la regina del giallo classico all’inglese.
Il dolore è una delusione sentimentale giovanile che segnò Giorgio Scerbanenco, l’artefice della rinascita del giallo italiano moderno.
Il dolore è la solitudine malinconica di Cornell Woolrich, massimo esponente della narrativa gotica americana.
Esperienze traumatiche, vissute come un’ingiustizia, che forse ispirarono alcuni dei loro romanzi più belli.
In ‟Poirot sul Nilo”, ‟Il ritratto di Elsa Greer”, ‟La parola alla difesa”, l’espediente narrativo della Christie è il classico triangolo lei-lui-l’altra, dove una moglie è tradita da un marito debole e condizionato da un’amante spietata e cinica.
In ‟Traditori di tutti”, ‟Il caso “Venere privata”” e ‟I milanesi ammazzano al sabato”, Scerbanenco incide con il bisturi della narrazione la ferita di un affetto sottratto o negato.
Ne ‟La sposa in nero”, ‟La donna fantasma” e ‟Ho sposato un’ombra”, Woolrich crea personaggi condannati a vivere un destino solitario. E inquietante, naturalmente.
Tre autori: una moglie abbandonata, un uomo deluso da un rifiuto, un altro solitario fino alla misantropia.
I loro romanzi: che ne riflettono la sofferenza più acuta, il dolore della carenza affettiva.
Quel dolore che alcuni di noi conoscono a fondo.
Quel dolore che non sopportiamo, non accettiamo, non perdoniamo. Ma del quale finiamo sempre per scrivere.
Enrico Luceri (Roma, 1960) è un autore di gialli.
Fra i suoi romanzi, L’ora più buia della notte (Mondadori, 2017), La voce del buio (con Antonio Tentori, Mondoscrittura, 2017), Dietro questo sipario (Damster, 2017), Solo dopo il crepuscolo (con Sabina Marchesi, Damster, 2016), Le colpe dei figli (Mondadori, 2015), Buio come una cantina chiusa (Mondadori, 2013), Le strade di sera (Hobby&Work, 2012) e Il mio volto è uno specchio (Mondadori, 2008).
Fra le antologie di racconti, Tre indizi fanno una prova (Mauro Pagliai editore, 2018), Le colpe vecchie fanno le ombre lunghe (Prospettiva, 2008) e Vita segreta di uno scrittore di gialli (Magnetica, 2006).
Ha creato la serie di romanzi M-Files con Giulio Leoni e Massimo Pietroselli.
Inoltre ha scritto il saggio La porta sul giallo (con Sabina Marchesi, Prospettiva, 2010) e diversi articoli pubblicati in appendice ai Classici del Giallo Mondadori fra il 2009 e il 2013.
Altri suoi racconti sono presenti nelle antologie di AA.VV. Romanza noir (Damster, 2017), L’estate è una cattiva stagione (Damster, 2017), Delitti in giallo (Mondadori, 2015), Delitto capitale (Hobby&Work, 2012) e Nero Lazio (PerroneLab, 2010).
Nel 2008 ha vinto il premio Alberto Tedeschi, organizzato dal Giallo Mondadori.