In libreria dal 24 ottobre con prefazione di Dario Vergassola, noto umorista e scrittore, come avviene puntualmente da sei anni, arriva l’antologia in memoria dell’editore Marco Frilli, presente come personaggio in molti dei racconti che compongono questa raccolta dal titolo “Quei sorrisi in noir”.
Carlo Frilli che col fratello Giacomo prosegue l’attività della casa editrice genovese fondata proprio dal padre, Marco, oltre vent’anni fa, dice: “Ricordate “Arsenico e vecchi merletti” la celebre commedia di Joseph Kesserling riadattata a film dal regista Frank Capra nel 1944? Con la nostra antologia “Quei sorrisi in noir” abbiamo chiesto agli autori di sbizzarrirsi e, perché no, anche di divertire. D’altronde mio padre Marco, cui l’antologia è dedicata, è sempre stato un uomo di grande spirito e umorismo. Quando leggeva le rocambolesche avventure noir del Cardo, il personaggio inventato dalla penna di Massimo Tallone, si divertiva come un matto. Se ogni tanto lo vedevi arrivare dal suo ufficio o da casa con la sigaretta accesa, un manoscritto sotto l’ascella e gli occhi allegri e talvolta lucidi, si poteva stare tranquilli che aveva appena finito di leggere qualche tragicomica storia dello stravagante personaggio di Tallone. Il tema di quest’anno affianca l’elemento della risata a quello del noir e crea un intrigante contrasto che ha stimolato la fantasia degli scrittori.”
Nella sua prefazione Vergassola sottolinea: “Ridere della morte. È lecito assumere atteggiamenti scherzosi se non irriverenti nei confronti di un evento tanto doloroso? Sì, proprio perché il fine vita celato dietro l’angolo ci spaventa e quello che raggiunge gli altri ci fa soffrire possiamo – anzi dovremmo – alleviarne il peso mettendo in campo quanto di più efficace l’intelligenza ci mette a disposizione: l’ironia. Ironia che, con i suoi paradossi, estrae dal tragico l’elemento comico che nel primo spesso si nasconde, attenuandone il dramma: non per nulla è da millenni uno dei metodi di sopravvivenza del popolo ebraico verso le terribili avversità subite, portandolo a dissacrare persino la Shoah.”
E ancora: “In questa antologia gli autori, accomunati dal desiderio di raccogliere fondi per chi alle ultime ore è vicino, raccontando fatti terribili talvolta compiono letterarie capriole da giullari per strappare ai lettori per lo meno un bel sorriso sotto i baffi. Perché affrontare la morte con un tocco ironico è necessario per liberarsi in modo catartico di un momento tristemente duro, nel rispetto e per meglio ricordare il de cuius. Ribaltiamo dunque l’urlo di Giobbe Perché la vita se c’è la morte? in Perché la morte se c’è la vita? Non reprimiamo il desiderio di tornare a sorridere, di abbracciare una persona cara, di fare l’amore perché il modo che ci è dato per rispondere alla morte è la vita e, come sostenne Friedrich Nietzsche: “Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male”.
L’antologia, di cui parte del ricavato delle vendite, sarà devoluto in beneficienza, è curata come di consueto da Armando d’Amaro che di Marco Frilli era buon amico. Così il curatore sintetizza questa sesta raccolta: “Nei cinquantasei racconti di questa antologia gli autori rilanciano ed esagerano portando personaggi o frangenti a conseguenze estreme e, tirando fuori idee malate frutto degli istinti di aggressività o sopravvivenza più bassi, spesso usano un’insolita comicità farcita da un’impudenza inedita ai loro romanzi: la quantità di ironia con cui il delitto è pensato e promosso raggiunge punte di satira tra il doloroso e il necessario. La grandezza della raccolta è tutta qui: ciò che è anomalo e bizzarro, oltre a essere vitale, è anche divertente. L’intento è dimostrare che la normalità è noiosa, ma soprattutto non esiste. Per finire: a Marco, che fa capolino qua e là tra le righe, questo zibaldone sarà piaciuto? Sì, senza alcun dubbio: se tendete bene le orecchie sentirete l’eco della sua roca risata.”
Questi gli autori della raccolta: Massimo Ansaldo, Michela Bellini, Maria Bellucci, Emiliano Bezzon, Mauro Biagini, Marco Bonini, Fabrizio Borgio, Rino Casazza, Roberta Castelli, Maria Loreta Chieffo, Armando d’Amaro, Sabrina De Bastiani-Daniele Cambiaso, Emanuela Delmiglio, Daniela Domenici, Elio Esposito, Massimo Fagnoni, Morena Fellegara, Luisa Ferrari, Chiara Forlani, Maurizio Miro Gatti, Antonella Grandicelli, Domenico Ippolito, Fabio Livoti, Sabrina Lombardo, Enrico Luceri, Valentina Lusetti, Achille Maccapani, Giorgio Maimone, Federica Marchetti, Nathan Marchetti, Pietro Marengo, Angelo Marenzana, Maria Masella, Roberto Mistretta, Manuela Monaco, Sergia Monleone, Gianluca Morozzi, Roberto Negro, Isabella Nicora, Andrea Novelli, Arianna Orrù, Gianni Ottonello, Paola Mizar Paini, Emanuela Prestinari, Maria Rosaria Pugliese, Alessandro Reali-Lorenza Malusà, Nicoletta Retteghieri, Giorgio Rizzo, Barbara Squassino, Monica Sommacampagna, Giada Trebeschi, Maria Teresa Valle, Paola Varalli, Nicola Verde, Laura Veroni, Giampiero Villavecchia.