Quel fazzoletto color melanzana – Arianna Mortelliti



Arianna Mortelliti
Quel fazzoletto color melanzana
Mondadori
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Quel fazzoletto color melanzana è il nuovo romanzo di Arianna Mortelliti, nipote del celebre Andrea Camilleri. Una storia che intreccia il giallo con il dramma familiare, in cui passato e presente si mescolano attraverso segreti, ricordi e rimorsi.

La trama si sviluppa a partire da un incipit che introduce una vicenda familiare triste ma apparentemente ordinaria. Tuttavia, ben presto, un’inquietudine sottile si insinua tra le pagine. In modo subdolo, il suono cantilenante della preghiera recitata dal sacerdote provoca in Lara un guizzo di memoria, scatenando un flashback. Questo la riporta a un ricordo sereno di tanti anni prima, interrotto bruscamente da un ritorno alla realtà. Oggi Lara non è più la quattordicenne che chiedeva al padre di poter saltare la messa per correre al parco con gli amici; è una trentenne inginocchiata accanto alla nonna, nella spoglia e decadente chiesa di San Rocco da Montpellier, a salutare per sempre i genitori.

La morte di Alice e Filippo, i suoi genitori, è stata improvvisa e tragica. Conosciuti scherzosamente da tutti come “Lumache” per il loro stile di guida prudente e senza eccessi, sono stati vittime di un incidente d’auto, fatalità che sembra inaccettabile proprio per il loro carattere. Lara, figlia unica e ormai residente a Roma, è costretta a partire di notte per raggiungere la nonna all’ospedale di Castel Cielo, il paesino dove è nata e cresciuta, ma che ha lasciato da anni.

Lara arriva appena in tempo per apprendere la notizia dal chirurgo e abbracciare la nonna, condividendo con lei il dolore di quel momento. Durante il funerale, nella piccola chiesa, volti noti riempiono i banchi: vecchi amici, pochi giovani e tanti conoscenti. Il prete sembra quasi rivolgersi a lei mentre Lara, davanti alle bare dei genitori, si sente improvvisamente distante, come estranea a ciò che la circonda.

Tornata nella casa di famiglia, Lara si ritrova sopraffatta da una valanga di emozioni e ricordi che la riportano all’infanzia. Una sensazione di disagio la inquieta: percepisce che, in quella casa, qualcosa di irrisolto e mai affrontato continua a incombere. Impulsi e sensazioni sopite riaffiorano, alimentati da ambigui dettagli e memorie sepolte.

Lara sa di dover prendere decisioni importanti: chiudere definitivamente con il passato e magari vendere la vecchia casa di famiglia. Ma perché questa fretta? E da dove nasce la sensazione che il suo ritorno non potrà essere solo un addio? Forse è giunto il momento di scavare a fondo, di affrontare ciò che è rimasto nascosto.

La nonna le suggerisce di riflettere e di prendersi il tempo necessario mentre iniziano insieme a imballare mobili e oggetti. Ma ogni passo compiuto in quella casa sembra sollevare nuovi interrogativi. C’è forse un mistero dietro l’incidente dei suoi genitori? Alcuni documenti, lettere misteriose, vecchi messaggi sul telefono e i frammenti di confidenze reticenti alimentano sospetti e strane intuizioni.

Restare significa anche accettare di affrontare un passato che minaccia di compromettere il fragile equilibrio che Lara ha costruito attorno al suo desiderio di oblio. Ci sono segreti che non possono essere cancellati del tutto: rimossi, restano imprigionati negli angoli più oscuri della mente e del cuore, pronti a riemergere all’improvviso.

Per Lara inizia un turbinio di rimandi, intuizioni e rivelazioni. Deve ricordare e, soprattutto, accettare una verità insopportabile, nascosta nei recessi più profondi della sua memoria.

Tra famiglia, responsabilità morali, ombre del male e il peso del rimorso, Arianna Mortelliti, seguendo le orme del nonno e maestro Andrea Camilleri, esplora con naturalezza quanto di ignoto può nascondersi sotto il velo della memoria e degli affetti. Alla fine, l’unica via d’uscita dal buio potrebbe essere il perdono.

Patrizia Debicke

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