É ancora una volta il talento dell’autore a essere protagonista di questo giallo in cui ritroviamo il cronista di nera, Dario Corbo.
Simi riesce a creare storie dentro alle storie, personaggi vivi e ricchi di umanità che rimangono dentro anche quando abbiamo finito di leggere.
Dario, per vent’anni cronista di nera, sta per accompagnare il figlio a un processo in cui questi è pesantemente imputato quando riceve una tragica notizia.
L’ex moglie Giulia è morta, travolta da un pirata della strada.
La rabbia, l’impotenza, la tristezza e la necessità di contenere anche la reazione del figlio, che imputa l’accaduto al nuovo compagno della madre e minaccia vendetta, sono i primi sentimenti che Dario Corbo accoglie dentro di sé.
Poi trovano spazio la razionalità e la lucidità che già ce lo hanno fatto apprezzare e piano piano il mistero cresce: vengono alla luce i rapporti tra Giulia e i suoi ultimi datori di lavoro, oltre a forti dubbi su quadri di artisti – anonimi – venduti a cifre esorbitanti.
Ma non sarà da qui che arriverà la soluzione, bensì da una via che non era stata considerata legata al luogo dell’incidente che fu teatro, anni prima, di una strage familiare.
Accattivante, avvincente, a tratti ironico è lo stile che ci permette di divorare pagine e pagine senza sosta, sin dentro le pieghe più nascoste dei personaggi e delle situazioni: un cono di luce proiettato sull’arte, su personaggi celebri e alla moda, ma soprattutto sulle loro ombre.
