Cape Town. Primi mesi del 2011. Il bianco ispettore 45enne Bennie Nikita Griessel, brizzolato e rugoso, capelli folti e ribelli, occhi slavi e luminosi, in uscita dal divorzio e soprattutto dall’alcolismo (niente più da 227 giorni) continua a frequentare l’ex cantante bionda e sensuale Xandra, ubriaca cronica, attratti ma casti, e a preoccuparsi per i due bei figli, Carla e Fritz, scettico e comprensivo. Un cecchino prende di mira poliziotti, prima alle gambe poi mortalmente (per errore?), costringendo “i Falchi” della Direzione nazionale della Polizia a riprendere in mano il caso non risolto dell’assassinio di Hanneke Sloet, avvocatessa 33enne in carriera, carina forte ambiziosa. Sembra esserci di mezzo un grande affare di speculazione finanziaria, lui indaga, la grassottella zulu Mbali cerca chi spara. Ogni giorno perso, un altro attentato, è lotta contro il tempo. Ancora un delizioso eccelso romanzo del sudafricano 55enne (di Paarl, vive a Durban) ex consulente BMW Deon Meyer (“Sette giorni”, e/o 2010, pag. 463 euro 18,50; orig. 2011, trad. Claudia Valeria Letizia), in terza sugli investigatori e sul cecchino. Pollo nel microonde e Pavarotti.
Sette giorni
valerio calzolaio