Nessun segno di vita intorno all’unica abitazione di Peddler’s Road, la dimora presa in affitto dal dottor Humphrey Maskell,coinvolto nel caso dell’omicidio della giovane Geraldine Foster. Fiancheggiata da “grossi e vecchi alberi dai rami nudi scossi dal vento gelido e ululante”, la casa aveva un vetro della finestra della cucina rotto e Tony,segretario e braccio destro del commissario Thatcher Colt, accompagnato da Betty,coinquilina di Geraldine ne perlustra i dintorni in cerca indizi. Ben presto il segno tanto atteso arriva ma è segno di morte ” sette piccioni giacevano ai nostri piedi” e le piume bianche del loro petto erano macchiate di rosso. Gli uccelini morti non recavano alcuna ferita, ma tutti avevano “le medesime chiazze scarlatte”. Sono i “Sette piccioni sporchi di sangue” che danno il titolo alla versione italiana appena pubblicata da Polillo di “About the murder of Geraleraldine Foster ” (1930) di Anthony Abbot. Il numero 146 della preziosa collezione de “i bassotti” dell’editore Marco Polillo è il primo giallo col personaggio di Thatcher Colt scritto da Charles Fulton Oursler con lo pseudonimo di Anthony Abbot. I piccioni sono stati i primi a introdursi nella casa dove si è consumato l’efferato delitto di Geraldine, il cui sangue ha imbrattutto muri e arredi ed è stato probabilmente ingerito dai pennuti. A questa conclusione perviene il capo della polizia di New York, l’infallibile Colt nel mystery in cui la vittima non è solo una donna ma anche sette uccellini.
SETTE PICCIONI SPORCHI DI SANGUE di Anthony Abbot (Polillo)
SETTE PICCIONI SPORCHI DI SANGUE
cristina marra