Solo un’altra persona scomparsa – Gillian McAllister 



Gillian McAllister
Solo un’altra persona scomparsa
Fazi Editore
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Gillian MacAllister chiede al lettore un viaggio in cui sporcarsi in senso figurato le mani e in alcuni casi anche il proprio, personalissimo, senso di giustizia.

In “Solo un’altra persona scomparsa” l’autrice inglese racconta in un thriller dai forti risvolti psicologici il senso di protezione assoluta di un genitore, padre o madre che sia, nei confronti del figlio. Una missione che non conosce compromessi, che valica regole, che impugna il senso dell’etica e che trascina i protagonisti nell’abisso proprio dove non avrebbero mai dovuto arrivare. Un racconto che non solo regala al lettore una storia non banale in cui il morto arriva solo nelle ultime pagine, ma un anche thriller che porta a mettere in disussione tutto e il contrario di tutto ad ogni capitolo. Difficile stabilire a tavolino chi siano i buoni chi siano i cattivi, difficile immedesimarsi empaticamente con la protagonista, non tanto per il suo ruolo quanto per l’interpretazione eticamente discutibile che la caratterizza.

Al centro di “Solo un’altra persona scomparsa” c’è Julia, poliziotta che si ritrova a dover ritrovare una giovane donna scomparsa ma di cui si sa pochissimo salvo che aveva affittato una stanza in un appartamento con altre ragazze e che aveva imboccato un vicolo, immortalata dalle telecamere, da cui però non è mai uscita. Dissolta nel nulla? 

Julia, abilissima e instancabile detective, non può però lavorare seguendo nè il suo istinto nè le logiche del suo lavoro: deve subito scendere a compromessi, creare a tavolino un colpevole per conservare la libertà di sua figlia Genevieve legata alla morte di un giovane ragazzo qualche anno addietro. Quella che sembra un’indagine senza senso diventa invece un percorso in cui tre genitori lottano senza esclusione di colpi, e su sponde opposte, per salvaguardare i propri figli: Julia tutela la figlia Genevieve da un coinvolgimento che la rovinerebbe, Emma tutela il figlio Matthews ingiustamente incolpato del rapimento di una giovane e Lewis architetta un piano diabolico per costringere Julia a ritrovare la figlia, Sadie, effettivamente scomparsa.

Muovendosi sulle uova, non capendo dove sia il giusto e dove sia l’ingiusto, il lettore dovrà dare fiducia all’autrice per scoprire in un clamoroso vortice finale quale fosse il realtà il cattivo di questa storia e quanto molto spesso il contorno dei buoni possa combaciare perfettamente con il profilo dei cattivi. 

“Solo un’altra persona scomparsa”, (Fazi Editore, 384 pagine) non è solo un thriller: è una storia che insegna che nessuno può essere immune dai compromessi, che può sempre esistere una ragione superiore che può condurre a comportamenti inimmaginabili e che non sempre ciò che sembra essere perduto non possa essere in qualche modo recuperato, magari dando una spinta al destino. 

Daniele Bonetti

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