Sharp objects di Gillian Flynn è romanzo uscito nel 2006 e che a breve sarà una serie tv.
Camille Preaker ha un passato oscuro alle spalle, talmente oscuro che non è ancora riuscita a metabolizzare del tutto, nonostante un ricovero in una clinica specializzata e ore passate in terapia da psicologi e psichiatri. Ce l’ha inciso sulla pelle, letteralmente. Perché Camille, fin dall’adolescenza si taglia, con lamette e con tutto quello di appuntito e affilato riesce a trovare. I segni che si incide non sono casuali, ma sono parole, alcune buone, alcune cattive. E’ una cosa di cui si vergogna, non mostra la sua pelle a nessuno, veste sempre con abiti lunghi, ma è un bisogno che avverte fortissimo dentro di sé. La frenesia che la coglie prima del taglio, la calma che sopraggiunge subito dopo, il prendersi cura delle ferite, hanno creato un circolo vizioso da cui non riesce a staccarsi. Anche se con fatica ha smesso, il desiderio è sempre dentro di lei, latente, riesce a star lontana dalle lamette solo con l’alcool, solo con lo stato di stordimento che riesce a darle. Ma Camille è anche una giornalista di cronaca nera e per conto della redazione per cui lavora, torna nel suo paese natale dopo anni di assenza. Dovrà seguire da vicino le indagini sulla scomparsa di due bambine, rinvenute morte. Sembra opera di un serial killer che si attiene ad uno strano rituale, l’asportazione dei denti dai cadaveri di entrambe le bambine.
Le indagini sembrano proseguire a rilento, la gente non parla volentieri, la polizia non si fida della carta stampata, non vuole pubblicità mediatica sul piccolo paese nel quale sono avvenuti i delitti. Per Camille, tornare nei luoghi in cui è nata e cresciuta è come compiere un viaggio infernale, non solo sulle tracce del serial killer ma soprattutto dentro se stessa. Nel rapporto con la madre e la sorellastra si nasconde il trauma che ha portato la protagonista a gesti autolesionistici, perché i segni che ha sulla pelle, altro non sono che le cicatrici incise nell’anima e dovrà cercare di venirne a capo, se non vuole soccombere del tutto.
Sharp objects di Gillian Flynn è un romanzo crudo, malvagio, a tratti risulta terrificante nell’analizzare i rapporti affettivi malati che si intersecano tra le protagonisti femminili del romanzo. Camille è una donna che nonostante tutto ha voglia di lottare per riscattare se stessa da un destino che sembra ormai segnato. La malvagità che percorre tutto il libro tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo colpo scena. Gillian Flynn ha costruito un romanzo psicologico che vede protagonista l’angoscia e il lato umano più nero e inquietante. Sarà interessante vedere se la serie tv è all’altezza del libro.
