Il dato inequivocabile che emerge da questo primo libro di Gianluca Liguori è sicuramente l’immagine che l’autore vuole dare di sé.
Sicuramente innamorato della scrittura, attraverso i suoi ricordi di giovane scrittore in erba egli ci trascina in un turbinio di gioie e delusioni amorose, amicizie complesse ai limiti del morboso, ubriacature, notti in bianco, canne e tormenti da Bukowski post-moderno.