Brindisi. Dalla villa di un ricco collezionista viene rubata una statua di bronzo raffigurante Ecate, una divinità greca, traghettatrice di anime nel regno dei morti.
Colpevoli del furto sono due ragazzini brindisini, Alberto e Dario, ma il furto non è l’unico mistero su cui la polizia è chiamata a indagare, infatti il giorno dopo l’effrazione dei ragazzi, viene trovato un cadavere di fianco al piedistallo vuoto che reggeva la statua.
Nessuno conosce il cadavere, e Nebbio, un commissario corrotto  dall’animo cinico, deve far luce su entrambi gli avvenimenti.
Capendo di essere in guai grossi Alberto e Dario chiedono aiuto a un miliziano, Mario Sforza, che promette di tirarli fuori dai pasticci.
Romanzo coinvolgente, con il suo ritmo e la sua suspense sa incuriosire il lettore dimostrandosi un thriller perfetto.
Lo stile narrativo è molto altalenante, ma mai lento. Come una montagna russa che attira e spaventa contemporaneamente, il romanzo riesce a portare il lettore in uno stato adrenalinico e tachicardico, alternandolo a momenti di calma.
I tre volti di Ecate è un romanzo da cui non ci si può staccare se non dopo l’ultima pagina.