Un dubbio necessario



Colin Wilson
Un dubbio necessario
Carbonio Editore
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Benedetti dubbi, dubbi maledetti.
Se ancora a qualcuno interessa, pare che per diventare Saggi sia necessario avere qualche dubbio. Insomma, se vogliamo essere così superficiali nel riuscire a non incrinare nemmeno la superficie dello specchio d’acqua su cui sfrecciamo, nessun problema, in caso contrario temo sia indispensabile iniziare a parcheggiare qualche punto interrogativo in fondo a ogni certezza.
Saranno cuscini troppo scomodi su cui riposare ma chi dorme non piglia pesci, giusto?
E sì, seminateli anche dove non sembrano servire.
Ad esempio. Nonostante i progressi medici e scientifici, pare che per diventare immortali sia ancora necessario morire. Se siete tra quelli che, alzando gli occhi vedete solo cielo, non sarete mai immortali ma se credete allora dovrete dubitare più degli altri.
No, non bastano la presenza alla messa e una manciata di preghiere alla settimana per ritrovarvi su una nuvola a suonare l’arpa per l’eternità.
Se non riuscite ad afferrare il senso del discorso, non dubitate di voi stessi ma delle mie parole e così dormirete sonni tranquilli.
Un dubbio necessario di Colin Wilson è un romanzo che mi ha stregato. L’autore cita con disinvoltura Heidegger, Nietzsche, il personaggio principale Karl Zweig è plasmato sulla persona e sulle teorie del teologo Paul Tillich, l’indagine avviene nello stesso universo in cui si può spedire una lettera a Margaret Mead…
Lettura non solo consigliata ai filosofi. Innanzitutto si tratta di una storia crime non convenzionale, una narrazione in cui la somma di indizi e deduzioni non segue il solito percorso, poi si struttura su un terreno in cui il movente è molto più nobile – e condivisibile – dei soliti soldi, potere ecc ecc.
Inoltre, stiamo parlando di Colin Wilson, uno scrittore con la S maiuscola che merita di essere letto e riletto.
Sinossi ufficiale: “Immaginate di mescolare le deduzioni scientifiche di Sherlock Holmes alla caccia all’assassino del Mostro di Dusseldorf di Fritz Lang, ai dibattiti filosofici di un libro di Dürrenmatt  , e avrete “Un dubbio necessario”, il libro più strano del più singolare degli autori inglesi, Colin Wilson, che in questo mystery anticipatore di un certo genere letterario gioca a moltiplicare la propria personalità in tanti personaggi quanti sono i suoi interessi: dalla storia alla filosofia ai grandi misteri. E cosi un interessante enigma filosofico nato nelle atmosfere felpate di un club londinese sorseggiando uno sherry davanti al camino, dibattendo di Heidegger e Nietzsche e delle ceneri del nazismo, si trasforma a poco a poco in un vorticoso gioco di specchi, fino all’ipotesi del delitto perfetto.”
Un dubbio necessario è comunque un giallo ma arricchito da una splendida varietà storica, letteraria e filosofica (che non richiede particolari conoscenze accademiche per essere letto e apprezzato), in cui la “caccia” non è soltanto a un colpevole ma a qualcosa di grande, molto più grande.

Mirko Giacchetti

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