Vicinanza pericolosa – Natalie Daniels



Natalie Daniels
Vicinanza pericolosa
Mondadori
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Due donne si confrontano in una relazione medico-paziente: la prima, Emma Robinson psichiatra forense, è chiamata a valutare lo stato clinico della seconda, Connie Mortensen, affetta da amnesia dissociativa.
Colloquio dopo colloquio si stabilisce un transfer e un controtransfer: medico e paziente si rispecchiano l’uno nell’altro, si avvicinano, proiettano vissuti e emozioni e la relazione si stringe. Chi cura e chi è curato? i confini sfumano e si confondono.
Nell’alternarsi dei capitoli e delle voci di Emma e Connie si svela a poco a poco la vita delle due donne, in alcuni tratti simile, in altri differente: entrambe sono accomunate da una tragedia e da gravi traumi che hanno marchiato per sempre la loro vita e la loro psiche.
Connie, la malata, vede nell’altra fragilità e problemi irrisolti dall’infanzia e li fa emergere con la sua sensibilità estrema, la costringe a fronteggiarli con coraggio e finalmente risolverli. Emma vede errori terapeutici, droghe prescritte incautamente che hanno slatentizzato difficoltà interiori: Connie è caduta prima in episodi psicotici e poi, sotto stress, ha commesso un tentato omicidio che l’ha portata a un doppio ricovero in ospedale psichiatrico. E poi c’è la terza donna, Ness, la migliore amica di Connie: il loro legame è strettissimo, troppo, diventa col tempo soffocante e malsano, una vicinanza pericolosa in tutti i sensi.
A ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: il crescendo drammatico si risolve nel colpo di scena finale dove le tensioni si allentano e tutto – o quasi – torna in equilibrio, a un livello ben differente dal passato. La scrittrice rivela nei dettagli la psiche delle tre protagoniste e invita a meditare sulla reale portata di certi comportamenti e delle loro conseguenze, sulla rabbia, sull’aggressività, sul senso di colpa e il rimorso.
Vicinanza pericolosa è un romanzo psicologico dove la suspense tinge di noir la vicenda, rievocando la vicenda di Medea: Natalie Daniels, di professione sceneggiatrice e attrice, sa usare con abilità le tecniche teatrali per lasciare il lettore in sospeso fino all’ultima riga.
Sbrigati, prima che faccia del male ai figli: il dolore può spingerla a questo”. (Euripide, Medea)

Tiziana Viganò

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