Ilaria Bernardini è stata finalista al “Premio Chiara 2007”.
Ha sempre scritto. Già a 15 anni aveva proposto il primo manoscritto a una casa editrice.
Alcuni anni dopo, nel 2005 aveva riprovato con il manoscritto di Non è niente, inviandolo a tre case editrici. Il primo a rispondere, Matteo B. Bianchi della Baldini Castoldi Dalai, è diventato suo editor.
Nel 2006 passa alla ISBN diretta da Massimo Coppola e Giacomo Papi. Con loro pubblica nel 2006 la raccolta di racconti La fine dell’amore.
Il suo prossimo romanzo uscirà l’anno prossimo per Bompiani.
Oltre a scrivere libri, è la voce di MTV Italia. Lavora come autrice del programma televisivo Very Victoria di MTV e scrive su Rolling Stone.
Recentemente ha collaborato con la MIKADO alla sceneggiatura di High,un film ambientato a Dubai e a un altro progetto ancora top secret.
Il libro (di un altro) che avresti voluto scrivere e il libro (tuo) che NON avresti voluto scrivere.
Avrei voluto scrivere Questo libro ti salverà la vita. A. M. Homes, finora non sono pentita di aver scritto nessuno dei miei libri.
Sei uno scrittore di genere o scrittore tout court, perché?
Non sono una scrittrice di genere.
Un sempreverde (libro) da tenere sul comodino, una canzone da ascoltare sempre, un film da riguardare.
La signora Dalloway di Virginia Woolf.
I Just Don’t Know What to Do with Myself di Burt Bacharach.
Tutti i film di John Cassavetes.
Si può vivere di sola scrittura oggi?
Si è possibile, se la scrittura è declinata in tanti modi diversi, sceneggiature, articoli di giornali, televisione, post it e forse anche involucri per cioccolatini e cose così.
Favorevole o contraria alle scuole di scrittura creativa? Perchè?
Tendenzialmente contraria perché mi spaventano. Se uno vuole fare lo scrittore credo che molto probabilmente dovrebbe prepararsi diversamente. Se invece vuole fare un altro mestiere ed è in generale interessato alla scrittura, alla letteratura, all’editoria, allora probabilmente sono una ottima opzione.