Animali in noir: Roma e i figli del male di Alessandro Maurizi

” Animali straordinari, liberi e indipendenti e con facoltà terapeutiche”, questo pensa dei gatti il commissario Castigliego, protagonista della nuova serialità di Alessandro Maurizi. Con “Roma e i figli del male” (Fratelli Frilli Editori) l’autore presenta Manuel Castigliego, un uomo spezzato, disincantato, che non trova pace ai suoi moti dell’anima e teme l’amore ma ha una certezza ed è il legame con Salgado,il suo gatto nero come la pece con cui condivide il loft. L’indagine inizia i primi di aprile con una telefonata di denuncia di pedofilia che riguarda alte cariche ecclesiastiche e assorbe il protagonista e la sua squadra investigativa. Dubbi e scelte difficili mettono Castigliego alle strette. Il romanzo è un noir che indaga il volto oscuro della Chiesa e anche l’anima del protagonista che nel suo gatto trova un rifugio, un alleato, un suo simile che lo osserva con discrezione quando rientra a casa e prende a pugni il sacco da boxe. Maurizi affronta tematiche forti e delicate con gli occhi di chi è abituato a occuparsi di crimini e con l’abilità di chi sa raccontare da diverse prospettive. Castigliego non è un supereroe ma va fino in fondo in un’indagine che rischia di togliergli certezze e rischiare la vita. Salgado lo distoglie dalle angosce della vita e di una professione che lo mette sempre di fronte al male e nello stesso tempo è il suo specchio.