Un thriller che ci riporta negli anni ‘50, ispirato a casi di omicidio sotto ipnosi realmente accaduti in Danimarca, a Copenaghen.
Questo è il fascino di “L’Angelo senza volto”: un’indagine psicologica avvincente che scandaglia gli aspetti più nascosti della mente umana, mostrando come questa possa essere controllata e manipolata.
Un ex collaboratore nazista, appena uscito dal carcere, si muove per le vie di Copenaghen, apparentemente senza meta. Entra in una banca, spara a due uomini e chiede dei soldi.
Viene fermato da alcuni passanti e quindi arrestato: appare subito chiaro che si trova in una sorta di trance.
L’ispettore Anders si mette al lavoro e constata che effettivamente l’uomo – Palle Hardrup –è stato ipnotizzato, pilotato da qualcuno che gli ha fatto commettere una rapina ed un duplice omicidio.
L’uomo che tiene le fila è l’Angelo Custode ed è alla sua ricerca che si dedica l’Ispettore, in un contesto in cui nulla è come sembra ed in cui anche sulla sua mente, seppure lucida ed avvezza ad analisi precise e metodiche, spesso si addensa qualche nube.
Interessante e coinvolgente la caratterizzazione dei personaggi, le loro vicende personali e familiari.
La trama si intreccia, infatti, anche con la toccante storia di due ragazze e delle lettere che si scambiarono durante il periodo in cui i Nazisti perseguitavano gli Ebrei in Danimarca, portandoci in un contesto storico ben ricostruito e che si legge volentieri.
Ad aiutare i poliziotti danesi arriva anche uno psichiatra, il dottor Dabrowski che attraverso l’ipnosi cerca di avvicinarsi ai disegni malati che vagano nella mente dell’omicida; ma non sarà facile.
Un abile manipolatore ha messo come uno sbarramento in quella mente e Palle Hardrup non vuole parlare: l’Angelo Custode non gli ha dato il permesso.E’ così che ci lasciamo condurre in questo viaggio nell’inconscio che, pur trascendendo le nostre convinzioni razionali, ci affascina anche senza comprenderlo del tutto!
L’angelo selza volto – Kevin Frazier, Arto Halonen
Marinella Giuni
