Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli

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Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli
Giunti

Il rosa si tinge di giallo
Teresa: quarant’anni, disoccupata e – tra un Tinder e l’altro – felicemente single. O almeno così crede. Dopo aver perso l’ennesimo lavoro (o meglio, dopo essere entrata una mattina negli uffici dell’azienda che l’aveva appena assunta trovandoli desolatamente e inspiegabilmente vuoti) decide di rifugiarsi a Strangolagalli, il borgo a sud di Roma dove è nata, e avviare una piccola attività alberghiera: l’ideale per studiare avventori e clienti, e raffinare così il suo talento naturale di profiler. Sarà stata l’infanzia difficile o il padre psicologo, ma Teresa è infatti dotata di un intuito fuori del comune, che le consente di capire a una prima occhiata se la persona che ha davanti nasconde qualcosa, ha paura, o è in fuga da qualcuno. Un intuito che ben presto la ficcherà nei pasticci, mettendo decisamente in subbuglio i pacifici (almeno finora) abitanti del paesino. Non bastasse, a Strangolagalli si è stabilito da poco anche Paolo, un uomo timido e garbato che si mostra curiosamente sensibile al fascino di Teresa, spingendosi addirittura a invitarla a cena. La fatidica sera però, complice l’aria condizionata e un certo nervosismo, la donna si rifugia in bagno e al suo ritorno… Paolo è svanito, o meglio, letteralmente volato dalla finestra! E così, tra affascinanti detective in incognito e carabinieri di paese, reporter d’assalto e misteriosi sconosciuti, Teresa si ritrova risucchiata in una girandola di intrighi e misteri, in un susseguirsi di imprevedibili colpi di scena.

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