Il pezzo mancante



Tim Weaver
Il pezzo mancante
TimeCrime Fanucci
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Rebekah Murphy è sola, ferita, sconvolta in un’isola disabitata a 160 km dalla costa americana. Qualcuno ha tentato di ucciderla e lei non sa perché. La storia di Rebekah è stata segnata dall’abbandono della madre. È cresciuta con il padre e i suoi due fratelli. Ha trascorso la prima parte della sua vita e degli studi in Inghilterra, poi ha raggiunto la famiglia a New York. Si è laureata in medicina, si è sposata e ha due bambine piccole. Il matrimonio però non funziona e Rebekah si separa dal marito. Della famiglia sono rimaste lei e il fratello maggiore, Johnny. Una malattia ha portato via il padre e un incidente il fratello minore. Johnny culla da sempre il sogno di diventare scrittore e così quando le chiede di prestargli la macchina per andare in un’isola sperduta a parlare con un archeologo per la trama di un libro, lei si offre di accompagnarlo, per evadere dalla routine e trascorrere un po’ di tempo con il fratello. Ma giunti sull’isola li aspetta un’amara sorpresa. Qualcuno li vuole morti e per Rebekah inizia un incubo tra inseguimenti e lotta per la sopravvivenza. Dov’è finito Johnny? Chi è l’uomo dagli occhi verdi che la vuole uccidere e perché? Riuscirà a sopravvivere da sola in un’isola deserta fino all’arrivo della bella stagione, sperando che qualcuno torni a salvarla?

Weaver ha costruito un thriller di tutto rispetto. Apprendiamo la storia di Rebekah poco per volta, ne conosciamo spezzoni in apparenza slegati che gettano fasci di luce sul suo passato e sulle persone che la circondano. Il mondo dei suoi familiari, delle sue amicizie. La sua storia si intreccia con il mistero della scomparsa di Louise Mason su cui indaga il detective Travis, alle soglie della pensione. Cosa unisce Louise, Rebekah e Johnny? Seguiamo Rebekah nel suo pellegrinare tra gli edifici abbandonati dell’isola alla ricerca di cibo e oggetti utili, come una novella Robinson Crusoe. Perlustriamo con lei la foresta e il porto, sferzati dal vento e dalla pioggia. Ascoltiamo i rumori sospetti, ci illuminiamo delle sue speranze e ci perdiamo nei suoi fallimenti. Tutto ruota attorno alle sue lunghe settimane sull’isola, al come ci è arrivata e perché. Anche noi, come lei, vogliamo sapere il motivo di tanto accanimento nei suoi confronti e chi ha ordito una trama così complessa per ucciderla.

L’atmosfera dark dell’isola è descritta con sapienza, insistendo sui dettagli che la rendono spettrale e ostile. I dettagli psicologici sono curati e rendono reali i personaggi che popolano i ricordi di Rebekah. Anziché dipanarsi, il mistero si infittisce con l’avanzare della storia e sino alla fine tiene il lettore in attesa dello scioglimento. Nulla è lasciato al caso e tutte le tessere, come in un puzzle, pagina dopo pagina si ricombinano per ottenere la soluzione.

Un thriller da leggere tutto d’un fiato perché la lotta per la sopravvivenza non concede sosta.

 

 

Cristina Bruno

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