Ciak si uccide Ciak: si uccide: Le indagini del commissario Berté



Emilio Martini
Ciak si uccide Ciak: si uccide: Le indagini del commissario Berté
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Ciak: si uccide: Le indagini del commissario Berté
Il Commissario Gigi Bertè è alle prese con un ambiente insolito, per le sue indagini, dopo che il corpo di una donna è stato ritrovato, decapitato, da un colpo di katana.
Un furto in villa finito male, il gesto di un folle, oppure ..?
Paola Olgiati, la vittima, era una regista milanese impegnata nella realizzazione di un film la cui sceneggiatura ha tratti in comune con la sua stessa vita. I dettagli, in modo lento ma costante, emergono nel corso dell’indagine e tendono ad orientarla.
La situazione si complica, per il Commissario, quando il Procuratore Irene Graffiani – magistrato con cui aveva collaborato in passato – sparisce senza lasciare traccia.
L’omicidio e la sparizione del Giudice sono collegati?
Il Commissario Bertè indaga: interroga attrici, attori, sceneggiatori e produttori venendo a conoscenza di tresche che si incrociano, di storie di corna vecchie e nuove, di amiche non amiche, di opportunismo, di passioni.
 Non senza riferimenti letterari, da Manzoni ad Auden, quando avrebbe preferito un inseguimento con sparatoria piuttosto che cercare il colpevole tra le brave persone.
E riflette.
Sì, perché proprio i suoi monologhi interiori fanno parte della storia; lui che spesso si pone domande e dubbi sulle sue capacità.
Lui che, nonostante il mestiere, è sempre sensibile alle tragedie con cui viene a contatto e che – particolare che arricchisce il personaggio – spesso, per dare ordine ai pensieri, scrive racconti gialli che nessuno leggerà.
Ma in “Ciak, si uccide” la ricostruzione è complessa, quasi da far pensare al delitto perfetto.
Difficile tenere saldo, tra le mani, il filo delle indagini quando in ogni momento e da ogni parte arrivano stimoli differenti e dove la potenza delle passioni anima le relazioni, facendo perdere di vista l’orizzonte; il Commissario Bertè fa fatica – nell’ alternarsi di raziocinio e passione da terun – che ce lo fa tanto amare.
Ma poi ci arriva.
Questa volta però il male, banale ma che nel suo apparire e dispiegarsi può essere anche affascinante, gli riserva una sorpresa..

 

Marinella Giuni

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