Faccia a faccia con Charlotte Link

Abbiamo incontrato “Lady Bestsellers”, Charlotte Link, amata e prolifica scrittrice tedesca, venuta in Italia a presentare il suo ultimo  lavoro, Oltre le apparenze. Un thriller incalzante che ha venduto due milioni di copie in Germania e che scava dentro le paure delle donne, raccontando la storia di un uomo, Samson Segal, assassino e osservatore abusivo delle vite degli altri.

Un romanzo realistico e coinvolgente. Hai preso spunto da un episodio realmente accaduto per scrivere Oltre le apparenze?

L’idea iniziale nasce da un articolo comparso su un importante giornale tedesco che trattava la questione di Second life, vale a dire che esistono delle persone che, insoddisfatte della propria esistenza, cercano la rivincita in rete, costituendosi lì una sorta di nuova vita. Questo articolo è stato per me la scintilla che ha fatto scattare l’idea di questa storia.

In questo libro, il protagonista è un uomo disturbato che osserva le vite degli altri. Quanto è difficile per te entrare in empatia con questo tipo di personaggi?

Samson è simpatico, è disturbato ma riesco a capire perfettamente le sue difficoltà, e non è stato difficile entrare in empatia con lui.

Su internet ho letto pareri discordanti su Oltre le apparenze (Der Beorbachter). Tu come lo definiresti? Come convinceresti qualcuno a leggerlo?

Io sono la persona che ha scritto tutta questa lunga vicenda, riuscire a convincere qualcuno significa comprimere tutta la storia in una singola affermazione efficace. Non ne sono capace, proprio come quando mi si chiede di riassumere una trama in tre frasi. Non ci riesco, non sono la persona adatta a farlo. Io so scrivere seicento pagine in un anno e mezzo.

Hai scritto diversi generi di libri, dal romanzo storico alle saghe familiari, romani psicologici fino ai thriller. Quale è il genere che preferisci scrivere?

In realtà ho scritto romanzi di due generi, prima quello storico e poi sono passata al thriller. Anche le storie familiari rientrano nel genere “romanzo storico”, le storie psicologiche nel thriller, quindi ho fatto un solo cambio di genere. In Italia la situazione sembra più complessa perché i romanzi sono stati pubblicati in ordine alternato.

Vorresti cimentarti in un genere diverso?

No. Cimentarsi in un genere non è una cosa che uno decide a tavolino, a un certo punto te lo senti dentro.

Tra tutti i romanzi che hai scritto, quali sono il tuo preferito e quello che ti piace di meno.

In tutti i libri ci sono stati passaggi difficili, affrontando i quali mi sono detta: “ma che cosa mi è venuto in mente di scrivere questo libro?!”. Ma questi sono stati soltanto dei momenti, in generale direi che ogni libro nel momento in cui l’ho scritto era esattamente quello che volevo scrivere.

Molti dei tuoi romanzi sono diventati film per la tv tedesca, hai collaborato nella sceneggiatura? Quale film è venuto meglio?

Non ho mai avuto l’opportunità di collaborare alla sceneggiatura, né ho avuto diritto di parola in questo senso. Tra i film tratti dai miei romanzi, quello ispirato a Nobody mi sembra il migliore.

Sei tedesca e abiti in Germania, ma molti dei tuoi romanzi sono ambientati in Inghilterra. Che cosa significa questo paese significa per te?

L’Inghilterra è un paese che mi piace molto e che mi offre l’ispirazione giusta per le mie storie.

Il tuo lettore tipo? Che rapporti hai con i tuoi lettori?

Credo di avere un pubblico affezionato, che aspetta con ansia il mio prossimo libro e che mi segue da anni fedelmente. Sono in contatto coi miei lettori, dai quali ricevo molta posta.

 

Charlotte Link – Oltre le apparenze – Corbaccio, pp. 259, € 18,00

Francesca Colletti

Potrebbero interessarti anche...