Vendetta – Geir Tangen



Geir Tangen
Vendetta
Giunti
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Dopo Oblio e Requiem, Vendetta  di Geir Tangen è l’ultimo volume della trilogia di Haugesund, città norvegese situata sul mare del Nord nella regione dei fiordi. Ritroviamo la tenace poliziotta Lotte e il problematico giornalista Viljar impegnati a sbrogliare il filo di una nuova serie di omicidi: qualcuno sta eliminando dei giovani, utilizzando i metodi più truculenti per porre fine alla loro vita. La prima vittima, infatti, viene divorata da ratti rinchiusi in una gabbia collocata proprio sopra il suo ventre, vi lasciamo immaginare in che modo i roditori troveranno una via d’ uscita. Ma non basta, l’assassino è talmente divorato dall’odio e dalla rabbia nei confronti delle sue vittime che non si perde un istante delle loro orribili fini. I nostri due investigatori stanno però vivendo un momento personale molto difficile, lacerati dai sensi di colpa legati alle vicende del romanzo precedente, che hanno lasciato Viljar azzoppato e preda di una feroce tendenza autodistruttiva. Le radici di questi omicidi si estendono al passato delle vittime, passato che non vedrà estranei né Lotte né il giornalista.

Tangen ha costruito con innegabile perizia un thriller che si legge tutto d’un fiato, ambientato in una Norvegia agreste apparentemente da cartolina in cui il male irrompe tra l’incredulità degli abitanti e degli stessi investigatori. 

Molto efficace risulta la coppia investigativa: da un lato Lotte, rigida e tutta d’un pezzo, che giunge quasi a negare il dolore per la morte della sorella pur di mantenere in piedi la sua immagine di “dura” e “tosta”, amante dell’ordine fino all’ossessione, dall’altra Viljar, anima sensibile e smarrita, menomato nell’animo ancor più che nel fisico, un personaggio anticonformista che vede nella libertà il senso dell’esistenza. 

Seguendo le linee del giallo nordico, Tangen fa muovere intorno a loro una coralità di personaggi che ben definiscono la società norvegese, in cui ci sono ancora alti funzionari pubblici che rassegnano le dimissioni di fronte a insuccessi determinati dai propri errori. Altrettanto rilevanti sono le riflessioni sul dovere etico del giornalismo, cui Viljar purtroppo è venuto meno e di cui si sente gravemente colpevole: i giornalisti dovrebbero proteggere e tutelare i soggetti delle loro interviste, pensando alle conseguenze delle loro azioni, invece di anteporre alla verità dei fatti il successo, anche economico, di uno scoop. Ma il denaro è riuscito a inquinare le fondamenta di una società così civile, infatti, oltre alla vendetta, i soldi sono sempre il movente primario dei delitti, come insegna al giovane poliziotto Knut il suo mentore e istruttore.

Invitiamo il lettore, per gustare appieno questo romanzo, a leggere anche i due libri precedenti, di cui Vendetta rappresenta la conclusione definitiva.

Donatella Brusati

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